Blair, da simbolo della sinistra a “supporter” di cui vergognarsi
Schiaffo di un deputato laburista a Tony Blair: Lesley Brennan, candidato nel collegio di Dundee East, ha rifiutato il contributo di mille sterline offerto dall’ex premier ai 106 esponenti del suo partito d’origine in vista del voto.
Blair “paga” per il riavvicinamento
Le donazioni dovevano essere un segno del riavvicinamento di Blair ai Labour, dopo le dure frizioni con la leadership di Ed Milliband. Blair aveva donato 106mila sterline, mille a ciascuno dei candidati labour nei seggi chiave. La sua mossa, sebbene non particolarmente onerosa dal punto di vista economico per l’ex premier, la cui sua fortuna è stata stimata intorno ai cento milioni di sterline, era stata letta positivamente del partito. Ed Miliband vi aveva visto un gesto di riappacificazione col partito, che Blair aveva criticato a capodanno in un’intervista all’Economist, poi ritrattata, in cui lo definiva «troppo a sinistra». Non tutti però hanno apprezzato.
Quelle consulenze sospette
Per Brennan evidentemente i soldi non bastano a riparare la condotta dell’ex premier. E probabilmente sul suo no al contributo hanno pesato anche le inchieste pubblicate dal Sunday Telegraph e dal Sunday Times sulle consulenze milionarie di Blair per diversi governi africani e del Medio oriente, alcuni dei quali con un dubbio background in termini di rispetto dei diritti umani.