Dalla casa del Grande fratello a quella di Grillo: Rocco Casalino è un caso
Il responsabile comunicazione del M5S, Rocco Casalino, «usufruisce di un appartamento di 75mq condiviso con un altro dipendente dell’Ufficio comunicazione. Il costo mensile dell’affitto è pari a 1.045 euro a persona («40mila euro per l’affitto di Rocco Casalino», come scrive l’Espresso, è vergognosamente falso: quella è la cifra sommando due anni di affitto di un appartamento in cui hanno vissuto 4 persone diverse)». È quanto scritto in una nota sul blog di Beppe Grillo che contesta un articolo del settimanale. «Continua l’offensiva mediatica del gruppo l’Espresso contro il M5S basata su notizie infondate. Che gli avremo mai fatto all’ingegnere? Forse è preoccupato per il calo delle vendite? Ci faccia sapere. Nel frattempo diffondete l’hashtag #iononleggorepubblica, è un’iniziativa disintossicante», è l’attacco del post. «In merito all’articolo apparso sull’homepage de L’Espresso on line, precisiamo che il contributo erogato dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle per gli appartamenti dei dipendenti della Comunicazione è un beneficio accessorio previsto dal contratto di lavoro del singolo dipendente e con oneri fiscali a suo carico», si legge nella nota del sito del leader del Movimento 5 Stelle. «Ogni mese il gruppo parlamentare mette a disposizione per l’Ufficio Comunicazione un contributo da 500 a massimo 1.000 euro a persona per l’affitto degli appartamenti in uso solo ai dipendenti non residenti a Roma. Si precisa che l’articolo 16, comma 2, del Regolamento del Senato prevede che i contributi a carico del bilancio del Senato complessivamente erogati in favore dei gruppi parlamentari siano destinati anche alle spese «per il funzionamento dei loro organi e delle loro strutture, ivi comprese quelle relative ai trattamenti economici del personale, che includono appunto anche il beneficio accessorio. Analogo principio è stato ulteriormente confermato dalla Corte dei Conti con deliberazione numero 11/2013», si legge ancora.
Lo scoop dell’Espresso su Rocco Casalino
Nell’articolo pubblicato dall’Espresso dal titolo: «M5s, le case degli uomini di Casaleggio pagate coi fondi pubblici del Senato», si denuncia che i Cinque Stelle hanno speso 160 mila euro per gli appartamenti dello staff comunicazione, 40 mila dei quali per il solo alloggio di Rocco Casalino, l’ex del Grande fratello. Anche se la normativa prevede che i soldi siano usati per “scopi istituzionali”. «Solo nel 2014, ha ricostruito l’Espresso, il Movimento cinque stelle ha speso 100 mila euro per le case dei dipendenti della comunicazione. Ai quali vanno aggiunti altri 52 mila nel 2013, 8 mila di agenzia e altri 5 mila di utenze domestiche. Totale: 165 mila circa» si legge nell’articolo che sottolinea: «Il Senato eroga ai gruppi parlamentari una somma in base alla loro consistenza (2,5 milioni l’anno nel caso del M5S) ma i contributi, recita il regolamento all’articolo 16, sono destinati esclusivamente agli scopi istituzionali riferiti all’attività parlamentare e alle attività politiche ad essa connesse (…) nonché alle spese per il funzionamento dei loro organi e delle loro strutture, ivi comprese quelle relative ai trattamenti economici del personale».