Fitto minaccia di candidarsi in Puglia contro Forza Italia. Gli “azzurri”: «Gravissimo»
Sale la tensione in Forza Italia. E questa volta non per la questione delle alleanze ma per i problemi legati al rapporto con Raffaele Fitto, il leader della fronda interna il cui attivismo è talmente indigesto a Berlusconi da indurlo ad annunciare l’imminente epurazione nel corso di una cena con alcuni imprenditori pugliesi. Secondo la ricostruzione dell’episodi da parte di fonti bene informate, il Cavaliere avrebbe annunciato l’intenzione di tenere fuori gli uomini legati a Fitto («le liste di Fi le facciamo io e Luigi Vitali, il commissario regionale») a Francesco Schittulli, oncologo di professione e candidato alla presidenza della Puglia.
Berlusconi vuole epurare i “frondisti”
Nulla si sa della reazione dello sfidante del sindaco Emiliano. Non va dimenticato che solo pochi giorni fa lo stesso Schittulli, nel corso di una convention forzista a Bari voluta proprio dall’eurodeputato e alla quale erano presenti oltre 4000 persone, dichiarò che «in Puglia si vince solo con Fitto». Il fatto che il Cavaliere non voglia i suoi all’interno delle liste, finisce per complicargli – e di molto – la candidatura. Specie se – come vanno sostenendo gli amministratori e i dirigenti del leader frondista – a scendere in campo come candidato governatore sarebbe proprio Fitto, con l’appoggio di due liste civiche. «La posizione – fanno sapere i fittiani – è quella di restare in Fi ma se in modo immotivato veniamo lasciati fuori dalle liste, allora si apre un’altra riflessione e non è da escludere la candidatura di Raffaele Fitto. Diamo il via ad una nuova fase». Replica Vitali: «Se confermata, la notizia sarebbe un fatto gravissimo».
Fitto minaccia di uscire. Ma cerca garanzie per i suoi nelle liste
Difficile che la vicenda resti confinata in Puglia quando il voto di fine maggio interessa sette regioni. Fitto ha riferimenti ovunque ed è pressoché certo che la fatwa del Cavaliere verrà eseguita in tutta Italia. A questo punto delle due l’una: o Fitto riesce ad avere garanzie – nero su bianco – in merito alla presentazione delle liste o sarà costretto a frammentare ulteriormente il già lacerato quadro del centrodestra.