Gb verso il voto, Cameron in testa nel primo confronto televisivo
David Cameron ha vinto il primo confronto televisivo (pur se indiretto) con il leader dei laburisti Ed Miliband in vista delle elezioni politiche del 7 maggio. Secondo un “instant poll’ del Guardian realizzato alla fine della trasmissione televisiva, cui hanno partecipato il primo ministro uscente ed il leader dell’opposizione, il 54% degli intervistati Cameron è stato più convincente del suo avversario e solo il 46% sosterrebbe Miliband. Il sondaggio è stato realizzato su un campione di quasi mille persone. Il premier è sembrato più sicuro nelle risposte del capo dell’opposizione, che pure ha beneficiato dell’essere intervistato dal conduttore e dagli ospiti in studio dopo Cameron. Unico mea culpa del primo ministro il non essere riuscito a ottenere quanto sperava nella scorsa legislatura in termini di immigrazione. Miliband, invece, è apparso esprimersi più per slogan. La campagna elettorale comincia ufficialmente da lunedì.
Cameron: se vinco non aumento l’Iva
Giovedì si è tenuta l’ultima seduta del Parlamento di Westminster e Cameron ha chiuso la legislatura “col botto”. Nell’ultimo question time prima del voto del 7 maggio, proprio all’inizio di una mezz’ora intensissima di domande e risposte sotto gli occhi della moglie Samantha e dei due figli piccoli venuti apposta a vederlo dalle tribune della Camera dei Comuni, il primo ministro ha annunciato che se vincerà le elezioni non aumenterà l’Iva. L’ultimo sondaggio dà conservatori e laburisti in parità assoluta, entrambi al 35%, mentre perde ben tre punti l’Ukip di Nigel Farage, che col 10% conserva la terza posizione ed è seguito dai Libdem (all’8%) di Nick Clegg, attuale vicepremier, il cui partito rischia seriamente di non tornare in Parlamento. Su tutto pesa l’incognita dell’Snp. Il partito nazionalista scozzese che è convinto di poter essere l’ago della bilancia. Il loro ex leader Alex Salmond, candidato per un seggio da deputato a Westminster, ha affermato che lo Scottish National Party (Snp) bloccherà un eventuale governo di minoranza guidato dai conservatori del premier David Cameron.