Germania, dopo 28 anni si costituisce il killer di Antonella Bazzanella

31 Mar 2015 14:16 - di Redazione

Svolta nelle indagini su un omicidio avvenuto il 21 giugno 1987 a Karlsruhe, in Germania, in cui rimase vittima la trentina Antonella Bazzanella, di 25 anni. Un uomo di 47 anni si è costituito alla polizia di Basilea e avrebbe ammesso di essere il responsabile della morte della giovane donna, trovata legata e strangolata in un bosco nei pressi di Karlsruhe, non lontano dal luogo dove era in corso un concerto di Tina Turner. La notizia, arrivata alla questura di Trento, è stata diffusa dal quotidiano “Spiegel online“. Alcuni testimoni oculari avevano notato un giovane aggirarsi nel parco e fu anche fatto un identikit dell’assassino. Le indagini della polizia, però, non approdarono a nessun risultato. Pochi giorni dopo il delitto l’assassino sarebbe riparato in Svizzera dove ha lavorato come operaio. Antonella Bazzanella nell’aprile 1987 era emigrata in Germania dove, pur conoscendo poco o nulla il tedesco, viveva e lavorava come cameriera in una gelateria di Durlach. Quella domenica pomeriggio era partita per una passeggiata in bicicletta verso il Reno ma, poi, aveva deciso di fare una deviazione per raggiungere, attraverso la foresta di Hardt, il vicino Wildlife Park Stadium dov’era in corso un concerto della cantante Tina Turner.

Una lapide nel bosco di Hardt ricorda Antonella Bazzanella

Antonella Bazzanella fu sorpresa dal killer all’interno della foresta, torturata, ripetutamente violentata e, poi, strangolata. L’omicidio non ebbe testimoni. I suoni del concerto coprirono verosimilmente le urla di Antonella. L’orologio di Antonella Bazzanella fu ritrovato da alcuni passanti fermo alle 18.30. Una delle ipotesi iniziali fu quella di un omicidio rituale. Antonella venne trovata legata. La Procura di Karlsruhe offrì anche una ricompensa di 15.000 marchi a chi avesse fornito informazioni utili per risalire all’omicida ma non si approdò a nulla nonostante mesi di lavoro degli investigatori. L’unica cosa  che si riuscì a stabilire fu che l’assassino di Antonella Bazzanella doveva avere un’età compresa fra i 18 e i 25 anni e che proveniva, molto probabilmente, da Karlsruhe.
Dopo 28 anni il killer è finalmente uscito dall’ombra. Agli investigatori ha detto che aveva deciso di confessare perché voleva togliersi questo peso dalla coscienza, che ha avuto un’infanzia molto difficile. «Sa molti particolari che solo l’assassino può conoscere», ha spiegato la polizia tedesca confermando così che la confessione è genuina. L’assassino oggi rischia 20 anni perché, essendo lui all’epoca minorenne, potrebbe essere giudicato da un tribunale minorile. Oggi una lapide nel bosco, un monolite di pietra scura affondato fra il fogliame con una targa commemorativa ai piedi, posta lì dalla Missione Cattolica italiana di Karlsruhe, ricorda quella ragazza italiana che a 25 anni emigrò in Germania per trovare lavoro e vi trovò, invece, la morte.

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