I quotidiani del 17 marzo visti da destra. I dieci articoli da non perdere
La Tangentopoli delle Grandi Opere domina le aperture dei quotidiani di oggi, martedì 17 marzo. Sul fronte politico grande spazio ai “guai del Pd”, alle fibrillizioni interne alla Lega nella logica delle futura coalizione del centrodestra, che vedono già in salita la trattativa con il Ncd. Spazio anche alle “scintille” tra Landini e Camusso che rischiano di minare già il fronte della “coalizione sociale”. Molte le analisi sul ddl anticorruzione che il centrodestra definisce solo “propaganda”. Sul fronte internazionale c’è attenzione per le elezioni oggi in Israele, in particolare sulle dichiarazioni di Netanyahu che tenta la carta estrema per la riconferma: «Votatemi e lo Stato palestinese non nascerà».
1) Pm scatenati, irruzione nel governo ( il Giornale, pagina 2)
Il quotidiano milanese ricostruisce il “Sistema” grandi opere tra vendette, favori e tangenti. La politica si è arresa al partito della burocrazia e ai “padroni delle carte”, commenta Salvatore Tramontano. Dalla Tav a Expò, è “Ercolino” Incalza il dominus che fa il bello e il cattivo tempo. Il premier Renzi “gelido” sui rapporti tra Incalza e il ministro Lupi.
2) A Lupi hanno hanno cucito un vestitino su misura per levarlo di torno (Libero, pagina 3)
«Il ministro non è indagato, però finisce nel tritacarne per un abito in regalo e un orologio. L’accusa non è chiara ma il processo si fa già sui giornali», scrive il direttore di “Libero” Maurizio Belpietro. Il box su “Le fatiche di Ercole, con sette governi e 5 ministri”, ricostruiscel’identikit di Incalza.
3) L’arrestato al telefono: “Avvisiamo D’Alema”» (Libero pagina 4)
Tra gli indagati sulle tangenti ci sono molti esponenti del Pd legati a Bersani e a D’Alema. Giacomo Amadori ricostruisce la posizione, tra gli altri, di Antonio Bargone, presidente della società autostrada tirrenica, dalemiano doc, e descrive il ruolo avuto dalle coop nelle vicende sotto inchiesta.
4) «Nessun effetto deterrente, questa è soltanto propaganda» ( La Stampa pagina 5)
Il ddl su corruzione e falso in bilancio è la solita “giravolta” del governo. Sul quotidiano torinese spazio ai pro e ai contro riguardo alle misure introdotte dal governo. Spicca il giudizio negativi di Francesco Nitto Palma, presidente della Commissione giustizia al Senato: «Non ci sarà alcun effetto deterrente, e solo propaganda»”, sostiene l’esponente di Fi, che argomenta punto per punto le criticità del ddl.
5) Ferrara: «Silvio fai pace con Renzi. A parte me è l’unico che ti rispetta»(La Stampa pag. 6)
Interessante l’analisi dell’ex direttore del Foglio che “prega” ancora una volta Berlusconi di ricucire con Renzi, «l’unico che ti rispetta», spiegando ai lettori perché puntare sull’altro Matteo (Salvini) sia solo un “capriccio”.
6) «Mio padre fascista difese l’Italia da Tito: lasciategli la medaglia» (La Stampa pagina 19)
Importante intervista alla figlia di Paride Mori che non si arrenderà alla vergognosa ipotesi che il governo – su imput dell’Anpi- revochi la medaglia assegnata al padre, militare a Salò che perse la vita difendendo l’Italia dai comunisti di Tito. «La commissione tecnica del governo sapeva che mio padre era un repubblichino», sostiene la donnac he andà a fondo della triste avvilente vicenda.
7) «A Roma è panico da Giubileo: tempi, fondi e rischio furbetti» (Libero pagina 10)
Non è aria di sprechi: il governo “gela” Marino. Sarà un Vietnam, prevede l’Assoturismo. Scrive Chiara Pellegrini: «A Renzi non è piaciuta la gara “ai mejo posti” nel Pd romano per la conquista della poltrona di “commissario”».
8) Il Comune paga la festa di “Repubblica” (il Giornale, pagina 9)
Fabrizio Boschi fa luce su un episodio accaduto a Udine: il sindaco “rosso-fuoco” Furio Honsell e la sua giunta avrebbero deliberato una sfilza di contributi per la festa del Gruppo De Benedetti del 201 e il 22 marzo prossimi: soldi dei contribuenti, vale sempre la pena di ricordare. Gratis pure luci e bagni.
9) Berlusconi: prima la Campania, Salvini (per ora) può attendere (Correire della Sera, pagina)
L’incontro tra i due leader è rinviato. Berlusconi argomenta: «Capirà che non può rinunciare al sostegno di Fi in Veneto». Il Cav, secondo Tommaso Labate, avrebbe deciso di dare retta a chi dei suoi gli consiglia prudenza nei rapporti col Carroccio.
10) Nuove scintille sulla mossa di Landini ( Corriere della Sera pagina 9)
Già in disaccordo Landini e Camusso ed è in forse anche la manifestazione del 28 prossimo. Secondo la leader della Cgil la coalizione sociale è incompatibile con l’inità sindacale. Cammino già in salita per il prgetto del numero uno della Fiom.