I quotidiani del 21 marzo visti da destra: i dieci articoli da non perdere

21 Mar 2015 9:58 - di Redazione

Tiene banco sui quotidiani di oggi, sabato, 21 marzo, il caso Lupi, le sue dimissioni da ministro delle infrastrutture, il doppiopesismo nelle dimissioni e la posizione “pilatesca” del premier Renzi, segnalati da vari quotidiani di diversa latitudine politica. Ripercussioni nell’Ncd e altri imbarazzi nel Pd a proposito delle tangenti sulle grandi opere, completano i resoconti sull’assalto giudiziario. In apertura grande attenzione alle rivendicazioni dell’Isis sui massacri nelle moschee nello Yemen. Spazio aallo “shopping” della Cina in Pirelli e, sul  fronte centrodestra, occhio puntato sui tentativi di Berlusconi di ricomporre l’unità e sulle manifestazioni romane di Gasparri oggi e di Tajani domenica.

1) Il patto degli ipocriti (il Giornale, prima pagina)

Il patto ipocrita, ragiona il direttore Alessandro Sallusti, è quello tra Renzi ed Alfano. Il premier pugnala -salvo poi elogiare- Lupi dimissionario. ma non si vergogna dei suoi sottosegretari indagati. Alfano, poi, non sende una parola in difesa del suo ministro, ma in Aula mostra un biglietto di complimenti. Dietro al silenzio ufficiale del premier sì è nascosto un pressing con ogni mezzo per scaricare Lupi.

2) Due pesi, due misure, un leader (Corriere della Sera (dalla prima pagina)

Nell’editoriale Antonio Polito scrive: «Ministro Lupi, ministro della Repubblica non indagato, dimesso. Vincenzi De Luca, candidato governtore della Campania, condannato in primo grado per abuso di ufficio, non dimesso, Francesca Barracin, indagata, candidata governatore della Sardegna, dimassa ma poi promossa sottosegretario ( insieme ad altri tre sottosegretari indagati). Nunzia De Girolamo dimessa». Esiste un nuovo codiuce non scritto?, si chiede l’editorialista.

3) Basta fare gli scendiletto di Matteo (la Repubblica, pagina 9)

L’ala ribelle dell’Ncd vuole l’appoggio esterno o l’addio al governo, dopo il caso Lupi. Interessante l’intrvista al capogruppo di Area popolare, nunziua De Girolamo. «Lupi ha fatto una scelta di dignità, dice, mentre il Pd va avanti con la doppia morale.

4) Veri Lupi e falsi Agnelli (il Tempo, pagine 4 e 5)

Il quotidiano romano fa una “mappa” di parlamentari- non solo sottosegretari-  che avrbbero i “requisiti” per dare le dimissioni: tra gli altri, quattro senatori del Pd (Moscardelli, Astorre,Valentini, Lucherini), assessori del ministro Marino, consiglieri regionali finiti nell’inchiesta “spese pazze”.

5) Spunta l’amico di D’Alema nelle carte dell’inchiesta (il Giornale, pagina 5)

De Santis, compagno di regate di “Baffino” non è sotto accusa ma è stato sottoposto a perquisizione. Questi gli atti giudiziari che emergono dai verbali dell’inchiesta di Firenze: De Santis e Cavallo si sono incontrati. L’incontro è finalizzato a far assumere il nipote di monsignor Gioia tramite Fiorillo.

6) Ci invadono e ci ammazzano ma il governo fqa finta di nulla (Libero, pagine 9)

E il Califfo se laride… Francesco Borgonovo fa il punto su quanto accaduto a Tunisi e spiega perché la colpa sia anche della nostra classe politica, che su immigrazione e sicurezza non sa prendere una posizione decisa. Molto critico l’articolo su molti colleghi che diminuiscono la portata della “guerra” dichiarata dall’Isis: «È molto consolante l’idea di non avere colpe, ma poi, a spese nostre vediamo che…

7) Venerdì di sangue in Yemen (Avvenire pagina 5)

Il racconto dell’orrore dei kamikaze in azione nelle moschee, con 137 vittime e oltre 350 feriti. la minaccia è globale, analizza il quotidiano delle Dei, che dà conto della strategia criminale dell’Isis, un “regolamento di conti”. Da sempre Abu bakr al- Baghdadi individua negli sciti il nemico numero uno.

8) Il piano del Califfo: aprire nuovi fronti in gara con Al Quaeda ( La Stampa, pagina 3)

Un’interessante mappa del “risiko jihadista”, con Al Qaeda e iIis che si contendono ogni provincia a colpi di attacchi sanguinosi. «L’aspetto sconvolgente è che la tattica del terrore funziona e induce altre fzioni ad emularla.

9) L’Italia perde anche Pirelli ( la Repubblica, pagina 2)

Un’altra icona dell’industria italiana sta per diventaqre cinese. L’Italia che perde pezzi pregiati è analizzata da Federico Fubini che racconta di come da tempo dalla Cina sitano affluendo fondi per svariati miliardi anche in imprese di prima fascia.

10) Il futuro del centrodestra ( Il tempo, pagina 5)

Due iniziative, oggi e domani a Roma, per lanciare proposte e iniziative per il centrodestra. “Primavera centrodestra” all’Auditorium Antonianum è promossa dal vicepresidente del Senato Gasparri. Mentre domenica all’Ergife Berlusconi sarà presente alla convention di Tajani dal titolo “Roma, L’Italia e l’Europa che vogliamo”.

 

 

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