I quotidiani del 4 marzo visti da destra. Dieci titoli da non perdere
I quotidiani di oggi, mercoledì 4 marzo, hanno in primo piano il dibattito e le polemiche nel centrodestra per i candidati e le alleanze in vista del voto regionale. Poi, ancora, le interviste allo scrittore Giampaolo Pansa sulla nuova destra e al politologo Giorgio Galli sull’anticapitalismo di destra come antidoto alla crisi.
1) Il centrodestra e il voto alle Regionali: vicino l’accordo con Lega e Ncd (il Giornale, pag.5)
Berlusconi non ha fretta pa pare quasi sciolto il nodo delle candidature in Veneto e Campania, secondo quanto scrive Francesco Cramer sul Giornale. Il Cavaliere vede Bondi e la Repetti ad Arcore e convince lei a congelare le dimissioni. Forza Italia potrebbe convergere su Zaia in Veneto senza che Alfano, per ritorsione al veto leghista, abbandoni Caldoro in Campania.
2) Il centrodestra e il voto alle Regionali: Salvini piace a 3 italiani su 10 (La Stampa, pag.10)
Secondo il sondaggio dell’Istituto Piepoli, il 30% degli italiani sono propensi a votare Salvini quale leader del centrodestra. Secondo il 35% la Lega deve aspirare a diventare la nuova destra senza l’appoggio di Forza Italia – scrive La Stampa – mentre un altro 35% pensa che debba necessariamente allearsi con Forza Italia.
3) Il centrodestra e il voto alle Regionali, parla la Meloni: «Amici leghisti, vengo a Venezia per aiutarvi a fare la pace» (La Stampa, pag.10)
Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, intervistata da Marco Bresolin sulla Stampa, annuncia la grande manifestazione del suo partito a Venezia sabato prossimo e lancia un appello a Zaia e Tosi di venire e stringersi la mano. In un’altra intervista (a Paolo Emilio Russo di Libero) dichiara: «Moderati spaventati dalla destra estremista? No, sono tutti inferociti».
4) Intervista a Pansa: la nuova destra ha la benzina della rabbia ma mancano auto e pilota (Corriere della Sera, pag.13)
Giampaolo Pansa, che ha scritto da poco il libro “La Destra siamo noi. Una controstoria italiana da Scelba a Salvini”, intervistato da Massimo Rebotti sul Corriere della Sera, cita il caso dell’Uomo Qualunque di Giannini, che però poi si sgonfiò subito. E aggiunge: «Qui non c’è la signora Le Pen che vale dieci uomini. Salvini ha verve ma per battere Renzi le posizioni moderate devono prevalere», mentre «molti moderati ora stanno con il premier».
5) Si suicida il grande finanziatore di Renzi (Libero, pag.5)
Guido Ghiosolfi, industriale iscritto al Pd e fedelissimo del premier, è stato trovato morto nella sua auto a Carbonara Scrivia. Sostenitore dei “rottamatori”, aveva versato 125mila euro alla corrente. Secondo i carabinieri si è sparato – scrive Franco Bechis su Libero – ma non ha lasciato biglietti per motivare il folle gesto.
6) «I rom? Feccia della società»: e la sinistra applaude (il Giornale, pag.3)
A “Piazzapulita”, condotta su La7 da Corrado Formigli, il leghista Gianluca Buonanno definisce rom e zingari “feccia della società”, strappando l’applauso del pubblico, accuratamente scelto – scrive Luigi Mascheroni sul Giornale – «secondo l’infallibile schema del più intelligente e simpatico di sinistra accanto al più stupido e insopportabile di destra. Se si accetta il fatto che la claque della trasmissione di La7 è politicamente molto “orientata”, allora quello che si è visto è la rappresentazione, perfetta e inaspettata, del “politicamente corretto” che frana in diretta televisiva».
7) Vince Ncd: sì alle detrazioni per le scuole private (Il Tempo, pag.7)
Il governo promette sgravi fiscali agli istituti paritari, come chiesto dal Nuovo Centrodestra, ma rinvia tutto di una settimana. Dunque non c’è il decreto ma neppure il disegno di legge e così il premier replica alle opposizioni: «Un ddl? Col decreto siamo dittatori, altrimenti ritardatari. Trovate pace…», scrive Il Tempo.
8) Intervista al politologo Giorgio Galli: «L’anticapitalismo di destra ci salverà dalla crisi» (Libero, pag.25)
Lo studioso, intervistato da Luca Marchesi su Libero, introduce l’opera dell’inglese Alfred R. Orage “Il tempo non è denaro”, che già nel 1934 profetizzava le diseguaglianze di Piketty, la finanza nera e una strana alleanza….
9) In Brasile tanti ex terroristi rossi latitanti (Il Tempo, pag.11)
Non c’è solo il “famoso” Cesare Battisti nella lista degli ex terroristi rossi latitanti in Brasile. Nell’elenco – scrive Il Tempo – figurano anche Achille Lollo, condannato a 18 anni (con pena prescritta) per il rogo di Primavalle, Luciano Pessina, ex di Prima Linea, che ha aperto un ristorante sulla spiaggia, a Rio c’è Pietro Mancini, ex di Autonomia Operaia.
10) Strage di Bologna: regolare la libertà di Mambro e Fioravanti (la Repubblica, pag.13)
La libertà condizionale concessa a Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, condannati per la strage alla stazione di Bologna, è regolare. Il portavoce del governo, Cosimo Maria Ferri, sottosegretario alla Giustizia, ha respinto i dubbi di Paolo Bolognesi, deputato del Pd. La libertà condizionale – si legge su Repubblica – «è un vero e proprio diritto» che si concede con determinati requisiti come il ravvedimento che, nel caso dei due ex Nar, c’erano.