Incontro Berlusconi-Salvini: FI e Lega verso l’intesa per le regionali
Berlusconi incontra Salvini. Non ci sono dichiarazioni ufficiali, ma la sensazione è che FI e Lega vadani verso l’intesa per le elezioni regionali. Berlusconi ha detto solo che si è trattato di un incontro “simpatico”, mentre Salvini si è limitato ad affermare, a margine della conferenza stampa con Giorgia Meloni, che “se FI resta stabilmente all’opposizione del Governo Renzi dialoga con la Lega”e che non gli interessano “alchimie o capriole”.
Appoggio degli “azzurri” a Zaia
Secondo varie indiscrezioni, Berlusconi avrebbe assicurato al leader della Lega che al Nord resta il rapporto privilegiato con il Carroccio. Detto in altri termini, il governatore uscente Luca Zaia potrà contare sui voti azzurri anche se Flavio Tosi dovesse correre da solo. Ancora aperta, invece, sarebbe la partita in Liguria e Toscana, dove l’ex premier non avrebbe dato ancora nessuna rassicurazione sul sostegno forzista ai candidati leghisti già ufficializzati: Edoardo Rixi e Claudio Borghi. Da tempo Berlusconi aveva deciso di blindare l’accordo con Salvini a sostegno di Zaia. Il Veneto è una delle principali roccaforti del centrodestra . In casa Forza Italia vedono con preoccupazione Tosi a un passo dallo strappo, ma Berlusconi non vuole assolutamente interferire nelle beghe interne alla Lega e si limita a confermare lealtà a Salvini, senza però essere subalterni e accettare diktat.
Frecciate velenose tra Tosi e Salvini
All’interno della Lega, le acque restano però agitate. I margini per arrivare ad una soluzione di compromesso tra Tosi e Salvini appaiono sempre più ridotti. Ed anche il tempo stringe: domenica scade l’ultimatum per ricucire dato a Tosi da Salvini che, nel frattempo, esclude la convocazione di un nuovo consiglio federale della Lega Nord per rivedere la nomina del commissario inviato in Veneto. Il sindaco di Verona e il segretario della Lega continuano a lanciarsi reciprocamente frecciate velenose. “Cosa mi farei scrivere su una maglietta? Io non sono un tipo da magliette, né da felpe. Non è per irriverenza verso Salvini. Non ho mai fatto politica con questo tipo di comunicazione”, attacca Tosi. A sua volta Salvini ricorda l’ultimatum dato agli iscritti della Lega di lasciare la fondazione di Tosi per evitare l’espulsione: “Da martedì chi è in Lega è in Lega, lavora per la Lega e non per altri partiti. Abbiamo un patrimonio da preservare e offrire ai veneti se lo vorranno votare. L’alternativa sarà fra Zaia e la Moretti, chiunque si ponga fuori da questa alternativa non va da nessuna parte”.