India, ancora stupro di gruppo: la vittima è una suora di settantuno anni
Dalle ragazzine alle ultrasettantenni, gli stupri in India sono una piaga, un costante di inciviltà che dilaga a macchia d’olio. Un’anziana suora indiana di 71 anni che tentava di opporsi ad una banda di ladri entrati a forza in un convento nello Stato occidentale del West Bengala è stata violentata davanti a tutti ed è ora in serie condizioni in un ospedale di Kolkata, la vecchia Calcutta. Lo riferisce l’agenzia di stampa Pti. I ladri, entrati nel convento di Jesus and Mary a Ranaghat, nel distretto di Nadia, sono poi fuggiti con un bottino di un milione di rupie (quasi 16.000 euro).
Stupro “orrendo”
Non appena appresa la notizia di questo ennesimo stupro, la “chief minister” (governatore) del West Bengala, Mamata Banerjee, ha duramente condannato lo stupro di gruppo della religiosa, che era la madre superiora del convento, definendolo “orrendo”. La Banerjee ha quindi ordinato agli agenti del Dipartimento di indagini criminali (Cid) di aprire «immediatamente una inchiesta per catturare i responsabili della aggressione». Secondo l’emittente Ndtv, la suora in seguito alla violenza dello stupro ha riportato lesioni serie che hanno indotto i medici a sottoporla ad intervento chirurgico. In un comunicato, il vicario generale dell’Arcidiocesi di Kolkata ha reso noto che «dopo aver legato tre delle cinque suore presenti, i ladri sono entrati nella stanza della Superiora mettendola a soqquadro, distruggendo molte cose e portando via denaro, un portatile e un telefono cellulare». In segno di protesta per l’accaduto un folto gruppo di studenti hanno bloccato la linea ferroviaria fra Sealdah e Ranaghat e la statale nazionale n.34.