La contromossa di Tosi: «Potrei candidarmi a governatore»

6 Mar 2015 10:49 - di Ginevra Sorrentino

L’ultimo atto del tira e molla tra Tosi e Salvini  si consuma in queste ore, con l’annuncio del sindaco di Verona, appena affidato ai microfoni di Radio 24: «Se il Consiglio federale non torna indietro, forse mi dimetto e liberi tutti. E allora potrei candidarmi a governatore». È l’ultima mossa del braccio di ferro Salvini-Tosi. Non accennano a placarsi, insomma, le polemiche interne al Carroccio. E a ribadirlo è proprio il leader della Lega che, all’indomani dell’esito del Consiglio della Liga che ha detto no al commissariamento deciso lunedì scorso da via Bellerio, ha ribadito: «Chi continua a litigare e perdere tempo danneggia Zaia e la Lega, ma soprattutto annoia i veneti che dalla politica aspettano risposte concrete, non beghe. A questo punto, avanti con Zaia».

Salvini-Tosi, braccio di ferro a oltranza

E dopo gli appelli alla coesione e la richiesta di stop alle «beghe» mossi dal leader del Carroccio, Salvini continua a ribadire dunque che l’unico obiettivo di tutti deve essere quello di far rieleggere Luca Zaia governatore in Veneto. «Sono stufo di occuparmi di beghe», ha detto e ridetto più volte il segretario leghista nelle ultime 24 ore, aggiungendo: «Il problema oggi sono la disoccupazione e i negozi che chiudono». Una sferzata a cui il sindaco scaligero ha replicato annunciando la sua possibile candidatura a governatore della Regione.

Colpo di spugna

Così, come fatto trapelare da fonti interne al partito che aveva annunciato come «la pazienza di Matteo» non sarebbe andata «oltre domenica», nel botta e risposta Salvini-Tosi arriva netta la replica del leader del Carroccio: «Non ci sarà nessun Consiglio federale lunedì. Per quel che riguarda il Veneto ho dato a tutti la possibilità di scegliere e ho lasciato tempo, anche troppo. La questione è chiusa, ora si parte con Zaia», ha dichiarato netto Salvini mettendo un punto alla questione delle elezioni in Veneto. Una questione che Tosi rilancia sparigliando le carte sul tavolo da gioco e annunciando una sua possibile partecipazione all’agone per la conquista del vertice regionale.

Gli step della vicenda

L’ultimo atto del tira e molla tra il sindaco di Verona ed il segretario del Carroccio, duellanti ancora sull’orlo dello strappo definitivo, si consuma in queste ore, con l’annuncio di Tosi appena affidato ai microfoni di Radio 24 sulla sua possibile discesa in campo come competiror nell’agone presidenziale regionale. La decisione maturata in seno al consiglio della Liga nella tarda serata dim giovedì è stato dunque solo uno dei passaggi interlocutori di una giornata convulsa che, tra i vari tira e molla, ha registrato anche un tentativo di riconciliazione, organizzato in gran segreto con un pranzo in un ristorantino a Milano. Tentativo andato anch’esso fallito: Salvini e Flavio Tosi non trovano quell’accordo in extremis che avrebbe dovuto ricucire la «spaccatura profondissima» che li separa sulla formazione delle liste della Lega in Veneto a sostegno del governatore uscente Luca Zaia. Il segretario del Carroccio non cede alla richiesta del sindaco di Verona che vuole presentare una propria lista, seppure in sostegno a Zaia. Tosi – «incazzato ma lucido», come si definisce lui stesso – non intende adeguarsi al diktat, rivendicando il diritto di indicare i candidati in quanto spetterebbe al segretario della Liga Veneta, ovvero a lui. Due posizioni che appaiono inconciliabili e che preludono a una prossima mossa. E contro-mossa.

Mosse e contro-mosse

«Noi non siamo una caserma; ognuno ha diverse sensibilità», spiega Salvini. «Ma conto che ciascuno rinunci a qualcosa di suo, a partire dal sottoscritto, nel nome della collettività». Non solo: il leader leghista non rinuncia a mandare un avviso al rivale: «Gli ultimi sondaggi che ho in mano dicono che Luca Zaia in Veneto vince con qualunque coalizione lo sostenga», ovvero anche senza Tosi… Tirato in ballo, anche il primo cittadino scaligero prova da parte sua a replicare deciso. «Non ho deciso di lasciare la Lega», afferma da subito. Anzi, dopo l’esito del consiglio della Liga Veneta in programma nella serata di giovedì, questa mattinal’annuncio della possibile discesa in campo.

 

 

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