L’autopsia non chiarisce le cause della morte del nipote di Massimo Ranieri
Ranieri, continuano il calvario e l’angoscia. Non è bastata l’autopsia sul corpo di Andrea Nava, 33 anni, il nipote del cantante, che è stato trovato morto in casa a Pesaro, per stabilire le cause del decesso. Un mistero che sembra destinato a rimanere tale. Il medico patologo, incaricato dalla procura della Repubblica di Pesaro, non ha infatti trovato elementi evidenti che possano spiegare l’improvvisa fine dell’uomo, pur escludendo qualunque tipo di violenze o colpe di altre persone. Il professionista si è riservato comunque sessanta giorni di tempo per mettere nero su bianco le conclusioni.
Ignote le cause della morte
Andrea Nava è stato trovato senza vita dal padre Fabio, ex imprenditore del mobile in pensione, nella serata di domenica scorsa. Il 33enne nipote dell’ugola d’oro partenopea, era disteso sul suo letto. Cosicché sembrerebbe che la morte possa averlo colto nel sonno. Un decesso che, proprio secondo i medici intervenuti, risaliva ad almeno dieci ore prima. Intanto, domani alle 18, ci sarà un rosario nella chiesa di Cristo Re a Pesaro, mentre i funerali sono stati fissati dalla famiglia per giovedì alle 14.30 sempre nella chiesa di Cristo Re. L’uomo lascia i genitori (la madre è la sorella di Massimo Ranieri) e due fratelli gemelli più piccoli. La famiglia Nava è stata sommersa da attestati di affetto da parte dei tanti amici e conoscenti di Andrea.