Il leghista Buonanno in viaggio per la Libia: «Ora passo il confine… Adios!»
L’aveva annunciato e l’ha fatto: Gianluca Buonanno è partito per la Libia. «Dall’Egitto sto raggiungendo la Libia in Jeep… da ora per me le comunicazioni saranno più complicate… Adios!!!», ha scritto sul suo account Twitter l’eurodeputato leghista, noto per “l’esuberanza” di certi suoi interventi dentro e fuori dalle aule parlamentari.
«Un governo di c…a sotto»
Buonanno aveva parlato della sua decisione di partire durante la trasmissione di Corrado Formagli, Piazza Pulita, su La7. In quella stessa puntata, però, aveva anche espresso dei giudizi tranchant sui rom e l’attenzione dei media, della politica e perfino di facebook, che lo ha censurato, si era concentrata tutta lì. «A Tobruch ci vado per vedere come vanno davvero le cose», aveva detto in studio, mostrando il passaporto con il timbro del visto già impresso. «Voglio dare una voce agli italiani che sono in Libia e che lavorano e rischiano la vita, perché noi abbiamo un governo di caga sotto. Non si è mosso nessuno, né il ministro degli Esteri, né il ministro degli Interni, né il ministro….», stava dicendo quando è stato interrotto dagli applausi. «Ma uno come Renzi, che oggi ha preso l’aereo per fare Firenze-Roma ed è dovuto atterrare in una zona della Toscana, ma andasse un po’ in Libia a dare man forte ai nostri imprenditori, ai nostri operai o dal vescovo di Tripoli, italiano, che rischia la vita ogni giorno», aveva poi ripreso Buonanno, suscitando anche l’ilarità del pubblico quando ha detto che «la Mogherini se la mettessero in un museo delle cere sarebbe la stessa cosa».
Il supporto dei follower
Dunque, dalla constatazione che «invece non si muove nessuno», la decisione di prendere l’iniziativa e di cercare anche una sponda istituzionale, che però non ha trovato. Su Twitter Buonanno ha postato anche la risposta della Farnesina alla sua comunicazione sul viaggio. «Ecco il supporto che darà il ministero degli Esteri alla missione… un altro po’ e ci troveremo l’Isis sotto casa», ha scritto l’eurodeputato a commento di una lettera in cui, di fatto, si ricordava solo lo “sconsiglio” a viaggiare in Libia. Il supporto invece Buonanno l’ha trovato tra i follower: il suo «adios» in poche ore è stato ritwittato più di 30 volte e aggiunto come preferito una ventina. Altrettanti i commenti, pressoché tutti di incoraggiamento. Molti i «forza», i «buon viaggio» e i «buona fortuna». Qualcuno lo chiama «guerriero», qualcun altro gli riconosce «coraggio», diversi si raccomandano di fare attenzione. Poi c’è anche chi come @ngel scrive: «Molte delle cose che hai detto non le condivido, ma stimo chi ha le palle nella vita… in bocca al lupo!»