Lo Stato chiede 350mila euro di danni per la morte dell’agente Raciti
Trecentocinquemila euro di danni per la morte dell’ispettore capo della polizia di Stato Filippo Raciti, ucciso il 2 febbraio del 2007 a Catania durante il derby col Palermo. E’ la richiesta avanzata al Tribunale civile etneo dall’Avvocatura dello Stato, per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Interno, nei confronti dei due ultras condannati per il delitto, Antonino Speziale e Davide Daniele Micale. La prima udienza si terrà il 7 luglio 2015.
«Richiesta di danni che ha del clamoroso»
“E’ una richiesta che ha del clamoroso”. Così l’avvocato Giuseppe Lipera, legale di Antonino Speziale, commenta il risarcimento danni presentato dallo Stato nei confronti del suo assistito, per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti. Il difensore annuncia “una nuova, giusta e fondata battaglia legale. E’ assurdo che, oltre al carcere patito per un omicidio che non ha commesso – sostiene l’avvocato Lipera – questo ragazzo debba pagare di tasca propria tutte le speciali elargizioni e tutti i vitalizi che sono stati concessi in favore dei familiari dell’eroe Filippo Raciti”. “La richiesta di risarcimento danni per la morte di mio marito? Non è una domanda che deve fare a me…”. Così Marisa Grasso, vedova di Filippo Raciti, commenta l’iniziativa della Presidenza del Consiglio e del ministero dell’Interno.