Mattarella a Berlino “fa il pieno” di elogi tedeschi al governo Renzi
È Berlino la meta del primo viaggio ufficiale del neo-presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il capo dello Stato è arrivato in mattinata nella capitale tedesca dove ha incontrato prima il suo collega, il presidente federale Joachim Gauck e, successivamente, la cancelliera Angela Merkel. Dopo la visita a Berlino, Mattarella è volato a Bruxelles per incontrare i vertici delle istituzioni europee.
Colloquio tra Mattarella e Gauck
Era scontato che la prima capitale europea ad essere visitata dal presidente Mattarella sarebbe stata quella tedesca. All’interno dell’Ue, è Berlino a dare le carte ed è esattamente lì che bisogna andare a sostenere gli “esami di riparazione” imposti al nostro governo da frau Merkel. “Esami” – a sentire il nuovo inquilino del Quirinale, che sul punto ha registrato una perfetta identità di vedute con il suo omologo Gauck – che l’Italia sta sostenendo con successo. Il presidente tedesco, infatti, si dice molto «impressionato» per «la velocità e l’efficacia» delle riforme del governo Renzi. Mattarella, annuisce, incassa e ringrazia sottolineando il «processo di riforme impegnative» in corso nel nostro Paese.
«Tra Italia e Germania relazioni speciali»
Le relazioni «speciali» tra Italia e Germania sottolineate dai due presidenti e che tradotte dal “diplomatichese” stanno ad indicare la perfetta adesione del governo Renzi ai diktat di Berlino, non hanno tuttavia impedito ai due capi di Stato di esortare i vertici delle istituzioni comunitarie ad imprimere «una spinta per la crescita dell’integrazione europea che è sempre più necessaria». Mattarella ha quindi ricordato che la crisi economica ha portato «difficoltà, ma anche la nascita di strutture più solide» e che oggi «occorre fare di più per fornire una spinta maggiore al rilancio dell’integrazione europea». Al di là dei toni rassicuranti dispensati da Mattarella e Gauck, congedandosi dal palazzo presidenziale, il nuovo capo dello Stato ha insistito nel sottolineare che «le difficoltà sono tante» auspicando «la spinta comune di Italia e Germania per contribuire a superarle».