Meloni: un grande successo della Le Pen, è lei il nostro modello per abbattere Renzi
«Il voto in Francia conferma la crescita del movimento di Marine Le Pen. È l’esperienza a cui guardiamo con maggiore interesse perché credo che gli italiani hanno cominciato ad accorgersi di ciò che sta accadendo. Speriamo che ciò che sta accadendo in Francia accada anche qui anche se noi abbiamo un modello tutto nostro sul quale poi possiamo modellare alleanze. Mi ha stupito la rimonta di Sarkozy». Lo ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ad Arezzo commentando i risulti delle amministrative francesi. In effetti per il partito di Marine Le Pen è stato un trionfo senza precedenti, a prescindere dal fatto che i giornali italiani abbiano parlato di frenata. Mai nulla di più falso: dopo i risultati superiori al 25% del Front National nel primo turno delle amministrative il Front National è l’unico vincitore di queste elezioni. Quanto ai commenti che parlano di delusione rispetto ai sondaggi della vigilia, la Le Pen ha commentato: «Avevo detto molto chiaramente, il 20% è un buon risultato, il 25 è un trionfo, abbiamo preso 360.000 voti in più rispetto alle europee, quindi è un vero, grande successo». Rispetto alle cantonali 2011, il Fn ha fatto registrare 10 punti percentuali in più, raggiungendo il suo massimo storico in un’elezione in Francia.
Meloni: stiamo costruendo l’alternativa anti Renzi
Giorgia Meloni ad Arezzo ha detto che «siamo impegnati con Fratelli d’Italia a costruire un’alternativa a Renzi. Il presidente del consiglio fa gli interessi delle lobby italiane che lo hanno messo al suo posto. Il Pd ormai non è più un partito di sinistra ma solo asservito a certi poteri, un partito che fa “marchette” ai poteri forti. Le banche evadono e lo Stato patteggia il rientro ma se un piccolo imprenditore evade per sbaglio mille euro lo Stato lo fa chiudere». Sugli immigrati, la leader di FdI si è chiesta «che solidarietà è quella che chiama gli stranieri qui poi li spedisce a pulire i vetri ai semafori. Occorre che i profughi vengano equamente suddivisi per i vari paesi europei e non che sia solo una questione italiana». Sul caso Lupi, la Meloni è stata chiarissima: «Il caso Lupi è un esempio di differenza di trattamento tra i ministri vicini a Renzi».