Obama alla marcia dei diritti civili sul ponte simbolo del Ku Klux Klan

5 Mar 2015 18:07 - di Redazione

Sabato 7 marzo il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti, Obama, e sua moglie metteranno piede sul ‘ponte simbolo’ di Selma, in Alabama, per commemorare i 50 anni dalla famosa marcia per i diritti civili guidata da Martin Luther King. Ma chissa’ se sanno che quello storico tratto di strada e’ intitolato ad un leader del Ku Klux Klan. Per ironia della sorte, infatti, Edmund Pettus – a cui il ponte e’ intitolato – era un generale e senatore confederato vissuto dopo la guerra Civile e nel 1877 insignito del titolo di ‘Grand Dragon’, posizione di comando nell’organizzazione che professa la superiorita’ della razza bianca.

Obama e la storia del ponte intitolato al leader del KKK

La storia e’ venuta fuori solo di recente e grazie ad un gruppo di studenti di Selma, che hanno lanciato una petizione online per rinominare il famoso ponte testimone dei fatti del ‘Bloody Sunday’, quando il 7 marzo del 1965 un gruppo di poliziotti bianchi carico’ 600 manifestanti di colore che stavano attraversando proprio l’Edmund Pettus Bridge per raggiungere la localita’ di Montgomery. Protestavano per il diritto di voto per gli afroamericani. La cerimonia di sabato assume un significato particolare in un momento in cui la questione razziale negli Stati Uniti e’ tornata alla ribalta con i fatti di Ferguson e dei tanti episodi di afroamericani uccisi dalla polizia.

L’anniversario della battaglia della Selma

Ma anche in una fase nuova della lotta per i diritti civili negli Usa, con la Corte Suprema che entro la fine di giugno dovra’ decidere sulla legalizzazione delle nozze gay. Oltre al presidente e alla first lady alla commemorazione dovrebbe partecipare – non senza qualche polemica – anche l’ex inquilino della Casa Bianca, George W. Bush. Intanto lo storico ponte fa ancora discutere. Su un lato e’ stato eretto negli ultimi giorni un cartellone che inneggia proprio al fondatore del Ku Klux Klan, Nathan Bedford Forrest, in occasione del 150/mo anniversario (il mese prossimo) della battaglia di Selma, quando l’esercito dei Confederati fu sconfitto dalle forze dell’Unione.

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