Omicidio Nemtsov: fermati due sospetti, incastrati dalle telecamere
Due persone sospettate di essere coinvolte nell’assassinio dell’oppositore russo Boris Nemtsov sono state arrestate dalla polizia: lo hanno reso noto i servizi federale russi. I due sono originari del Caucaso del nord, ha detto il capo dei servizi segreti (Fsb) Alexander Bortnikov alla tv statale senza fornire ulteriori dettagli. I due sospettati sono stati identificati come Anzor Kubashev e Zaur Dadayev, ha reso noto Bortnikov, aggiungendo che Putin è stato subito informato. La giovane modella ucraina Anna Duritskaya, 23 anni, testimone chiave dell’omicidio dell’ oppositore russo Boris Nemtsov, di cui era la fidanzata da tre anni, potrebbe essere convocata a Mosca dopo l’arresto dei due sospetti, come ha detto il suo avvocato Vadim Prokhorov. L’auto usata nell’omicidio di Boris Nemtsov è stata trovata “molto rapidamente” e all’interno c’erano “materiali biologici” che hanno aiutato a rintracciare i due sospetti arrestati. Inoltre, le forze dell’ordine sono riuscite ad ottenere immagini chiare dei malviventi dopo aver esaminato le registrazioni del sistema di videosorveglianza delle strade.
L’omicidio Nemtsov: atto di terrore
L’omicidio di Nemtsov ha scosso la Russia e il mondo, ma secondo il blogger anti-Putin, Alexiei Navalni, si tratta di “un atto di terrore che non ha raggiunto il suo obiettivo: non ci hanno spaventati – ha tuonato – continueremo a svolgere la nostra attività e non faremo un passo indietro”. Parole di aperta sfida al potere che Navalni ha pronunciato uscendo dal carcere di Mosca in cui era stato rinchiuso per 15 giorni per aver distribuito in metropolitana i volantini di una manifestazione dell’opposizione: quella marcia di primavera che si è poi trasformata in un corteo in memoria di Nemtsov e a cui domenica scorsa hanno partecipato decine di migliaia di persone.