Polverini: «Basta beghe, Berlusconi è la vera vittima della guerra interna»
Renata Polverini si associa all’sos lanciato da Paolo Romani. E rilancia sull’invito all’unitarietà di intenti, o quanto meno alla sintesi moderata, sostenuto con lo sfogo dei giorni scorsi dal capogruppo al Senato. «Purtroppo in Forza Italia – affida la sua recriminazione a una nota la deputata forzista – come del resto sta accadendo in tutti i partiti, ci sono delle fibrillazioni interne che, nel corso del tempo, si sono acuite perché Berlusconi, a causa delle note vicende, non è potuto essere costantemente presente».
Polverini, appello all’unità
Un approccio soft, quello dell’esponente azzurra ed ex leader dell’Ugl, prodromico all’esortazione alla cautela e all’unitarietà che segue a stretto giro. In questo momento, prosegue infatti la Polverini, «è necessario mettere da parte i rancori e gli interessi personali perché sono convinta che con il dialogo e la discussione interna si possano ritrovare le condizioni per proseguire e ricostruire, uniti attorno al Presidente Berlusconi, un nuovo futuro per Forza Italia». In questa direzione – aggiunge quindi la deputata di FI – va lo sfogo del capogruppo al Senato Paolo Romani che ha voluto dare un segnale forte per richiamare tutti all’interno del partito ad un’unità necessaria, soprattutto in vista delle elezioni regionali che saranno un importante banco di prova». Una sfida non soltanto elettorale che il partito affronta in questo momento in cui – denuncia la Polverini – «Berlusconi è vittima di una classe dirigente che non si sta mostrando all’altezza delle sfide che ci attendono. Per tanti anni, il Presidente ha consentito a molti, che non avevano neanche una base personale e politica, di ricoprire ruoli istituzionali e non. Oggi quelle stesse persone non capiscono che, a fronte di un leader forte che la sinistra ha trovato, bisognerebbe tenere il partito unito anche per contrastare l’ascesa del centrodestra di Salvini».
Un’analisi che non fa sconti
Una disamina che non fa sconti, quella proposta dalla Polverini intervenendo ad Agorà su Rai Tre, dove la deputata di Forza Italia, in un parallelo con le elezioni dipartimentali francesi, ha peraltro sostenuto: «Domenica la Francia ci ha insegnato che se esiste un centrodestra moderato, anche la destra estrema arretra. Invece, in Forza Italia si continua a discutere e a litigare». E a proposito di non fare sconti a nessuno, dopo gli affondi introduttivi, la Polverini ha concluso il suo intervento al talk show di Raitre affidando alla chiosa la stoccata finale: «In una prima fase, quella che riguardava la discussione sulle primarie, ho condiviso la battaglia che Fitto voleva portare avanti», ha riconosciuto la deputata, «ma la politica é molto fluida, dinamica e cambia continuamente. Ci siamo trovati, infatti, di fronte ad un momento delicato per la scelta del Capo dello Stato, ma purtroppo siamo stati distratti in beghe interne togliendo forza al partito prima ancora che a Berlusconi che, comunque, credo stia elaborando la modalità con cui tornare in campo. Del resto – ha quindi concluso sardonicamente l’esponente azzurra – quando ha fatto un passo indietro ed ha lasciato il partito ad Alfano siamo scesi all’11 per cento»…