Campania, De Luca vince le primarie del centrosinistra. E smentisce Saviano

2 Mar 2015 9:46 - di Redazione

Vincenzo De Luca vince le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla corsa per la presidenza della Regione Campania, ed è pronto a sfidare Stefano Caldoro. Ma è l’affluenza alle urne la vera protagonista di questa consultazione elettorale che sancisce, oltre alla vittoria dell’esponente democrat sul competitor interno Andrea Cozzolino (Pd) e sul socialista Marco Di Lello, il flop dell’appello lanciato da Roberto Saviano a disertare le urne.

L’affermazione di De Luca

Secondo le proiezioni definitive del Pd campano, Vincenzo De Luca ha vinto le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato a presidente della Campania raccogliendo il 52% dei consensi, a fronte del 44% conseguito da Andrea Cozzolino (Pd), e nettamente davanti al concorrente socialista Marco Di Lello, fermo al 4%. Nel dettaglio, in base a fonti ufficiose del Pd, tra l’ex sindaco di Salerno e l’eurodeputato suo principale sfidante ci sarebbero stati circa diecimila voti di scarto. Decisamente nelle retrovie rispetto ai due competitor, invece, il candidato Di Lello, a cui sarebbero andati poco più di 6000 voti. L’affluenza finale ai seggi si aggirerebbe poi intorno ai 157.000 votanti. Erano stati circa 193.000 nel 2013 per le primarie che proclamarono Matteo Renzi segretario del partito e 195.000 l’anno prima in occasione della scelta del candidato premier.

La polemica con Saviano

Non appena arrivato nella sede regionale del Pd, Vincenzo De Luca scomoda parole importanti per il suo commento pubblico post voto, parlando di «sfida eroica» prodromica ad una «rivoluzione democratica», e pur ammettendo che «non sarà una passeggiata» nonostante confidi comunque in un atteggiamento «fiducioso». Quindi, dopo il trionfalismo da vincitore, è la volta dell’affondo polemico: più velato nei confronti dei vertici capitolini – «Non ho sentito nessuno da Roma», ha confidato De Luca alla presenza del rivale Psi Di Lello, mentre non era in sede l’altro candidato del Pd, Andrea Cozzolino – decisamente più netto contro lo scrittore di Gomorra. «Penso che Roberto Saviano, che rispetto, abbia sbagliato a fare quell’appello al non voto. Io non lo avrei fatto. Da lui mi sarei aspettato semmai un invito alla partecipazione».

Commenti