
Risparmi e futuro, gli italiani faticano a pianificare gli investimenti
Economia - di Redazione - 26 Marzo 2015 alle 20:31
Gli italiani faticano a proiettarsi nel futuro e a pianificare gli investimenti di lungo periodo. Segno che la crisi persiste così come l’incertezza. Solo uno su dieci riesce a immaginare concretamente il proprio ‘Io Futuro’ e a focalizzare i propri progetti, mentre solo uno su due è in grado di quantificarne l’impatto economico. E’ quanto emerge dalla ricerca “Gli italiani conoscono il loro Io Futuro?”, realizzata e presentata, nell’ambito del Salone del risparmio, in corso a Milano, da Ubi Pramerica SGR, la società di gestione del risparmio nata dalla joint venture tra il gruppo Ubi Banca e Prudential Financial.
Risparmi
Sebbene il 95% degli intervistati (persone tra 30-65 anni, appartenenti alle fasce reddituali più alte della popolazione) pensi al futuro in positivo, l’87% comprende che riuscirà a realizzare soltanto una parte di quanto ha in mente. Sicuramente il supporto di professionisti aiuterebbe ad orientarsi nelle scelte di investimento: l’80% degli intervistati è pronto a rivedere il proprio approccio progettuale a fronte di supporti concreti e professionali. Inoltre, sei su dieci sarebbero pronti a raddoppiare i propri risparmi dopo aver preso coscienza del proprio ‘Io Futuro’.
Pianificare investimenti
Sempre dal Salone del Risparmio, oltre al problema di pianificare investimenti e futuro, viene la notizia che i fondi europei a lungo termine, Eltif, potrebbero partire a maggio, quando la Commissione europea, a metà mese, pubblicherà il regolamento. E’ quanto ha indicato Giovanni Garcea, policy officer della Commissione europea, in occasione di una conferenza organizzata da Assogestioni per la seconda giornata del Salone, animato dalla partecipazione di oltre 4.000 addetti ai lavori. Questi fondi “possono finanziare investimenti in infrastrutture e Pmi” spiega Garcea, evidenziando che rappresentano “una fonte alternativa al finanziamento bancario per l’economia reale”, oltre ad essere “un primo passo concreto verso la trasformazione in realtà” della capital market union.
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