Roma, annullati gli aumenti delle strisce blu: il Tar boccia ancora Marino
Stop all’aumento delle tariffe per le strisce blu di Roma. Lo ha deciso il Tar del Lazio che, accogliendo un ricorso di Codacons, associazioni e cittadini, ha annullato la delibera del 29 luglio con cui il Comune aveva decretato i rincari e, insieme, la cancellazione della tariffa agevolata giornaliera e dell’abbonamento mensile. Si tratta dell’ennesima bocciatura per la giunta Marino, che si era già vista annullare la delibera sugli aumenti dei pass per la Ztl e quella che disponeva, ad anno scolastico iniziato, gli aumenti delle tariffe per gli asili nido.
Le motivazioni del Tar
Il Campidoglio, attraverso l’assessore alla Mobilità Guido Improta, ha fatto sapere che ricorrerà al Consiglio di Stato contro «una sentenza che è culturalmente sbagliata» e nella quale il Tar si sarebbe spinto «a compiere delle valutazioni politiche che non ci convincono proprio». Ma nel loro dispositivo i giudici amministrativi hanno sottolineato con forza le carenze tecniche della delibera, a loro avviso «caratterizzata da una istruttoria incompleta e inadeguata», per di più basata su uno studio sull’adeguatezza del trasporto pubblico fermo al 2008. Per il Tar, inoltre, «non vi è stata alcuna verifica circa la specifica domanda di sosta nelle diverse zone tariffate, né alcuna differenziazione è stata operata, ad esempio, tra soggetti che provengono da zone già coperte da servizi “forti” di trasporto pubblico, ed utenti che, invece, si spostano da zone periferiche o, comunque, non adeguatamente servite». Infine, hanno scritto ancora i giudici, «è inutile aggiungere che il potenziamento e/o la razionalizzazione della rete di trasporto pubblico avrebbe dovuto precedere e non seguire la rimodulazione della disciplina della sosta».
La soddisfazione dei consumatori
«Gli aumenti erano abnormi e non trovavano giustificazione alcuna nella realtà», ha commentato il presidente del Codacos, Carlo Rienzi, aggiungendo che «il Campidoglio, in sostanza, aveva trasformando le strisce blu della Capitale in veri e propri parcheggi per ricchi». «Ora non accetteremo nessuna ulteriore delibera che imponga nuovamente aumenti per le strisce blu senza consentire la partecipazione del Codacons e dei cittadini alla stesura di provvedimenti in materia», ha proseguito il presidente del Codacons, chiarendo che l’associazione sta valutando «la fattibilità» di un’azione legale per far rimborsare chi in questi mesi ha pagato le tariffe maggiorate.