Salvini rinnova la sfida a Renzi: «Un confronto in tv sul futuro d’Italia»

30 Mar 2015 16:44 - di Gioacchino Rossello

Un confronto in diretta tv. Uno contro uno. Matteo Salvini torna a lanciare il guanto di sfida a Matteo Renzi. E lo fa nel corso del quotidiano tour elettorale che lo vede impegnato nelle regioni che prossimamente saranno chiamate al voto. Un confronto al quale lui si dice pronto «anche domani mattina». Il segretario della Lega ha perciò spiegato, ai giornalisti che glielo chiedevano, cosa significa la sfida indirizzata al premier Renzi. «Lo vorrei sfidare magari in un confronto pubblico televisivo, sui fatti dell’economia, sui numeri, sull’ immigrazione, sulla legge Fornero, sugli studi di settore, sull’agricoltura» ha chiarito Salvini che però s’è detto convinto che a Renzi «il confronto non piace, piacciono i monologhi, mentre a me piacerebbe un confronto sul futuro».

Salvini è fiducioso

Il segretario leghista si è mostrato fiducioso e ottimista sulle prossime elezioni regionali: «Spero di prendere un voto in più di Matteo Renzi per cambiare l’Italia». Con il premier – ha ribadito il leader della Lega – abbiamo «un’idea di Italia e di Europa completamente diversa». “Sul sostegno al made in Italy – ha aggiunto -, per esempio, farei l’esatto opposto di quello che sta facendo il Matteo di Firenze. Non siamo solo due Matteo. Io mi concentro sui temi dell’immigrazione, della sicurezza, della pressione fiscale». Ecco perché, dice Salvini, «spero di arrivare a confrontarmi con lui per prendere un voto in più e cambiare l’Italia».

No comment su Milano

Infine un secco «Non commento» alle ipotesi di candidature emerse in queste ore per l’elezione del prossimo sindaco di Milano. «È ipotesi lontana» ha spiegato Salvini a chi, insistendo, gli ha chiesto cosa ne pensasse della possibilità che per lo scranno di Palazzo Marino scenda addirittura in campo Silvio Berlusconi. «Noi stiamo lavorando ad un progetto – ha notato il segretario della Lega – Milano viene alla fine e io non commento i meriti e i demeriti altrui».

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