Sardegna pattumiera d’Italia? Forza Italia dice no alle scorie nucleari
«La Sardegna non è la pattumiera d’Italia». La denuncia indignata arriva dall’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci, primo firmatario, con tutto il gruppo Forza Italia in Consiglio, di una mozione che chiede la convocazione straordinaria dell’Assemblea sarda. La Sardegna, forse nella sua parte centrale, potrebbe essere la regione italiana individuata per ospitare il deposito unico nazionale delle scorie .
Un inutile referendum
Per questo il gruppo azzurro sta ipotizzando di coinvolgere gli stessi cittadini sardi perché inondino la presidenza del Consiglio di mail contrarie al progetto. Secondo l’ex governatore, che ha citato «fonti riservate ministeriali che ritengo molto attendibili», il processo di individuazione del sito per il deposito «è concluso e sono due le regioni individuate: il Lazio e la Sardegna. E la stessa fonte mi dice che al 90% la scelta dovrebbe ricadere sulla Sardegna. Potremmo trovarcele in casa senza neppure saperlo, visto che questi processi sono coperti di estrema riservatezza – ha aggiunto -. Con un po’ di malizia penso che ci sia una manina romana che sta dando il colpo di bianchetto sul Lazio». Si tratta di una scelta scellerata visto che nel 2011 i sardi si erano espressi con un referendum in modo netto, contrari al nucleare, «perché il nostro modello di sviluppo vuole valorizzare i valori importanti della qualità della vita, dell’ambiente, del clima e delle bellezze naturali».
I sardi si mobilitino
Questi i fatti. Il 2 gennaio Sogin ha depositato la carta delle aree potenzialmente idonee a ospitare le scorie nucleari nazionali, dal 2 marzo l’Ispra deve verificare la corretta applicazione dei criteri ed entro il 2 aprile i Ministeri competenti devono dare il nulla osta per pubblicare la carta. Tutto ciò è inaccittabile, secondo il capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Sardegna, Pietro Pittalis: «Assistiamo a un immobilismo della giunta davanti al governo. Renzi si faccia il sito in Toscana a casa sua: i sardi reagiranno contro questa ipotesi di deposito in Sardegna. Oggi la giunta è debole, ma se il presidente Pigliaru si sveglia a noi fa piacere e lo sosterremo». «La Sardegna non è la pattumiera d’Italia. Chiediamo con forza che la Sardegna si mobiliti – ha concluso Alessandra Zedda, consigliere regionale degli azzurri – Vorremmo anche una posizione chiara sulla materia energetica, a meno che non abbiano già deciso di ospitare le scorie nucleari».