Squinzi gela Renzi: «La ripresa economica è ancora lontana»
«È ancora presto per dire che c’è una ripresa». Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, raffredda gli entusiasmi di Matteo Renzi, nel giorno del convegno sulle potezialità dell’Expo di Milano. Secondo il presidente degli industriali ”una ripresa significativa non è lo 0,2%, quando parlo di crescita penso sempre a una soglia minima del 2%”. «In generale si vede qualche segnale positivo – spiega Squinzi a margine del convegno – dall’economia legato anche a fattori esterni. Mi auguro comunque che quest’anno si possa constatare una ripresa significativa». Ma quella del 2% è una soglia possibile? «Possiamo farcela, naturalmente cogliendo i segnali che ci arrivano dalla congiuntura economica internazionale, dal cambio euro-dollaro, dal costo del petrolio e dal quantitative easing della Bce: sono tutte spinte in questa direzione», conclude Squinzi. «Possiamo ritrovare una vera ripresa solo se metteremo mano, portandolo fino in fondo, al programma di riforme che è stato annunciato dal governo e al quale è stato dato il calcio di inizio, ma poi bisogna arrivare alla fine effettiva», dice il presidente di Confindustria. Per uscire dalla crisi ha quindi ragione Draghi secondo il quale non bisogna sedersi sugli allori? ”Assolutamente, c’è ancora parecchio da lavorare”, conclude Squinzi a margine di un convegno di Made Expo.
No comment di Squinzi sulle tangenti
Il presidente di Confindustria si trincera dietro il silenzio quando gli chiedono della possibile, nuova tangentopoli «È una situazione nella quale in questo momento non mi sento di esprimere giudizi», dice Squinzi risponde ad una domanda sull’inchiesta degli appalti pilotati nelle grandi opere, aggiungendo che ”evidentemente la corruzione taglia la competitività”.