Troppi dirigenti esterni assunti in Regione: e il Tar boccia Zingaretti
Troppi dirigenti esterni in Regione nominati da Nicola Zingaretti: arriva la mannai del Tar che ha bocciato le assunzioni promosse al momento dell’insediamento della giunta Zingaretti, sanzionando di fatto la violazione delle norme che causano un inutile aggravio di spesa denunciato da più fronti.
Storace vs Zingaretti
Dopo le proteste mosse nelle aule consiliari soprattutto dal vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Francesco Storace, dunque, è lo stesso leader de La Destra a rilanciare e commentare la notizia su Facebook, postando sul social come «dopo la batosta del Tar sui troppi dirigenti esterni nominati da Zingaretti, noi non esultiamo perché l’amministrazione è di tutti. Ma il governatore non può fingere che non sia successo nulla, quando si decapitano le più importanti direzioni regionali».«Esca dal guscio e venga in Consiglio regionale, o almeno in commissione Personale – ha aggiunto quindi sul web Storace – a spiegare quali sono le conseguenze per la Regione e come intendono rimediare al danno. Non basta dire che si farà appello…».
La legge violata e la sentenza del Tar
Dunque, dopo le polemiche, le denunce e le sollecitazioni, il Tribunale amministrativo regionale ha accolto i ricorsi mossi per segnalare la violazione dei limiti di legge da parte della giunta Zingaretti in merito all’assunzione di dirigenti esterni. Nel dettaglio, si è verificato che sarebbero 25 i dirigenti assunti dal presidente Zingaretti in violazione dei limiti previsti dalla legge che disciplina la materia in oggetto, confermando dunque che quelle assunzioni non erano necessarie. Una sentenza che, neanche troppo tra le righe, richiama dunque a un’attività di controllo su irregolarità e deviazioni dalle norme che arrivano ad incidere negativamente sulle spese e sull’amministrazione di una Regione già duramente messa alla prova.