Vendola, annuncio da divo: sposo il mio compagno e penso anche a un figlio…

18 Mar 2015 11:00 - di Redazione

“Ho vissuto questi dieci anni da governatore della Puglia al cardiopalma, ma da maggio tutto cambierà. Vorrei sposarmi con Ed, se lui me lo chiederà“. Nichi Vendola, da anni il politico gay più celebre d’Italia, è pronto a cambiare vita insieme al suo compagno, il grafico italo-canadese Eddy Testa, con il quale sta insieme da circa dieci anni. Il suo mandato in Puglia durerà ancora pochi mesi, fino alle elezioni di maggio: poi il posto di governatore andrà a uno dei due sfidanti in campo (Michele Emiliano per il Pd o Francesco Schittulli per il centrodestra) e Vendola potrà concentrarsi sulla sua vita privata. Nella quale, chissà, potrebbe entrare anche un figlio.

I suoi progetti confidati a “Chi”

I suoi progetti, dei quali ha parlato in un’intervista al settimanale Chi, vedono al primo posto la realizzazione del vecchio desiderio di convolare a nozze con il suo fidanzato. Nichi 56 anni, Eddy 39 fanno coppia fissa da molto tempo: dopo il loro primo incontro in un bar di Roma, i due hanno costruito un rapporto solidissimo. Già tempo fa Vendola aveva detto che il suo desiderio era sposarsi con una cerimonia tradizionale: addirittura con lancio di riso e fiori d’arancio.

Si sposeranno in Canada

In Canada, paese dove Eddy ha studiato grafica a Montreal e all’università di Ottawa prima di trasferirsi nella terra dei suoi genitori, il matrimonio tra persone dello stesso sesso è possibile dal 2005. E’ lì che la coppia potrà scambiarsi gli anelli e giurarsi fedeltà (a meno che Renzi non riesca a far approvare la legge sulle unioni civili a tempo di record e rompendo tutte le resistenze di Alfano e dei cattolici del Pd). Ma non sarà il Canada il luogo dove la coppia Vendola-Testa andrà a vivere: “Per un uomo del Sud come me fa troppo freddo”. Nel loro futuro, in una forma che Vendola non precisa (adozione? Utero in affitto?) potrebbe esserci anche un bebè. “Appena lasciato l’incarico di governatore rifletterò anche se affrontare la paternità o no: è un pensiero che riposa in un angolo della mia vita e che ho sempre rimandato. Sicuramente ho sempre amato il mondo dell’infanzia e vorrei scrivere un libro di filastrocche per bambini”, dice il leader di Sel.

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