Berlusconi è un uomo libero: estinta la pena sul caso Mediaset
Il tribunale di sorveglianza di Milano ha dichiarato estinta la pena per Silvio Berlusconi, all’esito dei 10 mesi e mezzo di affidamento in prova ai servizi sociali ai quali era stato ammesso un anno fa in seguito alla condanna definitiva a 4 anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto, resa definitiva dalla Cassazione nel processo per frode fiscale con al centro la compravendita dei diritti televisivi e cinematografici delle reti Mediaset. Il tribunale, presieduto da Pasquale Nobile de Santis, si era riunito giovedì scorso, poco prima della sparatoria a Palazzo di Giustizia. Il provvedimento «certifica» il comportamento corretto mantenuto da Berlusconi, dopo il «passo falso» delle dichiarazioni contro la magistratura, che gli erano costate una diffida da parte del giudice Beatrice Crosti.
Berlusconi torna ad essere un uomo libero
Il provvedimento è stato depositato questa mattina dopo l’udienza camerale di giovedì scorso del collegio composto dal presidente del Tribunale di Sorveglianza Pasquale Nobile de Santis, dal giudice relatore Beatrice Crosti e da due esperti esterni. Il Tribunale, in base alla relazioni dell’Ufficio esecuzione penale esterna, dell’Istituto Sacra famiglia dove l’ex premier ha svolto attività di volontariato assistendo gli anziani ospiti, e delle forze dell’ordine, ha preso atto dell’esito «positivo» dell’affidamento in phttp://www.secoloditalia.it/?p=258282&preview=truerova che inizialmente era di un anno e che poi, grazie alla concessione della liberazione anticipata di 45 giorni, è stato ridotto a 10 mesi e mezzo. Quindi ha estinto la pena principale e quelle accessorie, tra cui l’interdizione dai pubblici uffici di due anni. La Procura generale ha la facoltà di impugnare il provvedimento. L’ex premier, che nella fase dell’esecuzione penale è seguito dall’avvocato Angela Maria Odescalchi, è quindi totalmente libero: si vedrà anche riconsegnare il passaporto e quindi potrà andare all’estero.
Incandidabile fino al 2019
Il leader di Forza Italia il 15 aprile dell’anno scorso aveva ottenuto, su sua richiesta, la possibilità di scontare l’anno residuo della pena inflittagli dalla Cassazione per la frode fiscale commessa con la compravendita dei diritti tv Mediaset, in affidamento in prova ai servizi sociali, misura alternativa alla detenzione. Il 23 aprile successivo, con la firma delle prescrizioni davanti al dirigente dell’Uepe di Milano, Severina Panarello, l’ex Cavaliere ha di fatto cominciato il suo percorso di “riabilitazione” – concluso di fatto lo scorso 8 marzo – che prevedeva, tra l’altro, anche attività di assistenza agli anziani, colloqui a cadenza fissa con gli assistenti sociali. All’ex premier è stato consentito di mantenere l’agibilità politica in quanto pur con determinate prescrizioni, come non potere uscire di sera dopo le 23 e fino alle 6 del mattino successivo, gli è stato concesso di poter lasciare Arcore e recarsi a Roma dal martedì al giovedì. In base alla legge Severino, comunque, l’ex capo del governo rimarrà incandidabile per sei anni e cioè fino al novembre 2019, anche se, si fa notare in ambienti giudiziari, può sempre giocare la carta della “riabilitazione”, prevista dalla stessa norma siglata dall’ex guardasigilli, che, se concessa, potrà consentirgli di anticipare di circa un anno il suo rientro in politica. Inoltre, rimane ancora da definire il ricorso alla Corte di Giustizia europea per l’annullamento della sentenza Mediaset. «Forza Italia recupera a tutti gli effetti il proprio allenatore», commenta a caldo Laura Ravetto. «Ora che Berlusconi è di nuovo in campo mi auguro che gli obiettivi della squadra prevalgano su quelli dei singoli».