Boldrini shock: «Non ci fu guerra civile». È ancora sotto l’effetto di “Bella Ciao”
Boldrini, ancora sotto effetto di “Bella Ciao” cantata nell’Aula della Camera, cancella il ricordo dei “ragazzi e delle ragazze di Salò” , di cui parlò Luciano Violante in un memorabile discorso del 1996. “C’è stata una guerra di liberazione non una guerra civile. Bisogna rispettare tutti i morti, sarebbe terribile fare differenze, ma c’era chi lottava per continuare un’oppressione e perpetuare certi crimini e c’era invece chi lottava per liberare il Paese” e chi non stava con i partigiani “non c’è dubbio che ha fatto la scelta sbagliata”. Così la presidente della Camera ha dichiarato alla trasmissione DiMartedì su La7.
La Boldrini andrà il 25 aprile nella “rossa” Reggio Emilia
“La Resistenza – ha sottolineato Boldrini – è stato un movimento nazionale collettivo, uno dei pochi nel nostro Paese. I partigiani non hanno voluto rimanere sotto il gioco della dittatura e hanno deciso di rimboccarsi le maniche e fare la propria parte. La democrazia – ha aggiunto – non è un dono dato una volta per sempre, bisogna alimentarlo continuamente e c’è bisogno di buoni cittadini”. La Boldrini ha poi informato che per il 25 aprile sarà a Reggio Emilia e lì “sarà difficile non cantare Bella ciao”. E chi poteva dubitarne? Chissà se qualcuno le ricorderà che proprio il territorio Reggio Emilia, fino a qualche anno fa la città più rossa d’Italia, fu luogo di dolore e di morte nell’immediato dopoguerra, essendo una delle zone del famigerato Triangolo della morte. Non ci fu guerra civile?