Caldoro smaschera De Luca: frasi e cori contro i napoletani (video)
Da candidato alla Regione Campania, che fino a prova contraria ha ancora sede a Napoli, città che resta pur sempre il capoluogo regionale, Vincenzo De Luca i napoletani dimostra di conoscerli bene, a modo suo, s’intende. Solo quattro anni fa il sindaco di Salerno, interpellato a Roma durante un convegno sulla green economy, aveva fornito una spiegazione a suo modo esauriente sulla questione dei rifiuti a Napoli: «Il problema lì non si risolve perché ci sono persone geneticamente ladre: ladri di camorra o ladri di pubblica amministrazione non fa differenza». Che detto da un condannato in primo grado per abuso d’ufficio, fu segno di grande coerenza, indubbiamente, quasi una premonizione. In quel periodo De Luca pensava che il salto di qualità, dal comune di Salerno alla Regione Campania, gli fosse precluso, ecco perché fu colto da quell’insano sbocco di sincerità in chiave “local”. Ma anche l’anno prima De Luca aveva anche fatto da claque a dei simpatici coretti da stadio dei suoi concittadini contro i napoletani, con tanto di segno di intesa e standing ovation della tifoseria che lo accalamava Masaniello locale contro gli “odiati” cugini vesuviani. Oggi il candidato del Pd viene attaccato su questi “fatti” dal suo avversario, il governatore uscente della Campania Stefano Caldoro, ma il diretto interessato nega: «Si inventeranno questo e altro contro di me…».