Fitto: «La riunione dei gruppi? Non serve neanche a salvare la forma»
«Leggo di riunioni dei gruppi di Forza Italia. E per discutere di cosa? Visto che, da settimane, ci sono commissariamenti a tutto spiano, nomine decise dalla sera alla mattina, e una gestione totalmente fuori dalle regole. Riunioni così non servono neanche a salvare la forma, figurarsi la sostanza». Raffaele Fitto affida a una nota il suo disappunto per le riunioni dei gruppi azzurri della Camera e del Senato. Assenti all’incontro di Montecitorio i parlamentari vicini all’ex presidente della Regione Puglia.
Fitto: il partito è nel caos
«Il partito – scrive Fitto – è sempre più nel caos, sia politico-strategico sia organizzativo. Il che conferma la nostra valutazione sulla necessità di rifondare un centrodestra credibile e competitivo, dopo i nove milioni di voti persi in questi anni. Sul piano politico – sottolinea ancora l’ex-governatore – è sempre più evidente (la cosa sarà solo mascherata da qualche stentorea dichiarazione da campagna elettorale) una deriva neo-Nazarena per dopo le elezioni regionali. E ciò è inaccettabile». E poi ancora: «Sul piano interno e organizzativo, vedo che Forza Italia pronuncia parole di fuoco per la sostituzione di dieci membri del Pd della Commissione Affari Costituzionali della Camera. Mi domando – aggiunge ancora – se sia la stessa FI nella quale, per “crimine di opinione”, cioè solo per aver espresso un’opinione o per aver partecipato a un’assemblea, dirigenti e parlamentari di diverse parti d’Italia sono stati commissariati o sostituiti o rimossi dai loro incarichi di partito. E, con la stessa “logica”, sempre senza regole, si sta procedendo all’esclusione di candidati dalle liste regionali. È uno spirito liberale a intermittenza: liberali nei giorni pari (a casa d’altri), imbavagliatori nei giorni dispari (a casa propria)».