Hillary Clinton, il nome scelto per far dimenticare la delusione di Obama
Dopo il tramonto di Obama, i democratici cercano di riconquistare credibilità agli occhi degli americani delusi puntando le loro carte sul volto di Hillary Clinton. Ma gli errori prodotti dall’amministrazione Obama in campo economico e finanziario e in politica estera difficilmente potranno essere dimenticati dai cittadini americani. Lui, in una conferenza stampa del novembre 2012, aveva promesso: «Con tutto il rispetto per il problema del secondo mandato di presidenza, io ho un solo vero mandato: aiutare le famiglie del ceto medio e le famiglie che stanno lavorando duro per arrivare al ceto medio». Una promessa mai mantenuta e che ora Hillary Clinton cerca di far sua.
L’annuncio di Hillary Clinton
Lei, da anni sempre in perenne corsa, ha accettato la sfida e domenica ha annunciato: «Correrò per la Casa bianca». In un video di 90 secondi postato sui social network, la prima donna che tenta l’impresa di diventare presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: «Ogni giorno gli americani hanno bisogno di un campione. Io voglio essere quel campione». La scesa in campo di Hillary, prima candidata per il fronte democratico alle presidenziali del 2016, è stata svelata in una email inviata dal suo consigliere John Podestà e rilanciata su Twitter ai sostenitori e finanziatori della campagna della Clinton. Dopo pochi minuti, è seguito il video. «Mi sto preparando a fare qualcosa. Correrò per diventare presidente», ha detto Hillary, giacca blu aperta e una blusa rossa, rivolgendosi alla platea multietnica dell’intero paese. Lo slogan della sua campagna è lo stesso di Obama ed è incentrato sull’America e sugli americani, con la classe media e le famiglie in cima alle priorità, insieme ai temi delle opportunità, dei diritti delle donne e delle minoranze, suoi cavalli di battaglia da sempre. Nel video, con poche frasi, Hillary Clinton ha cominciato a spiegare all’America perché è proprio lei la migliore candidata a diventare il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Il focus sull’economia, con la promessa di una maggiore sicurezza economica per la classe media e l’aumento delle opportunità per le famiglie, ricorda la campagna di Obama per la rielezione nel 2012. Temi che non sono stati affrontati dal presidente americano. E il fatto di aver ricevuto l’endorsment proprio da Obama per Hillary Clinton non è una garanzia di vittoria. «Sarebbe un presidente eccellente», ha detto Obama rispondendo a domande dei giornalisti, in margine al vertice di Panama. «È stata una segretario di Stato straordinaria – ha continuato – è mia amica». Mentre a Brooklin la macchina elettorale è già partita a pieno ritmo, soprattutto per la raccolta dei fondi che si annuncia da record, Hillary Clinton comincerà da subito la sua campagna. Nelle prossime ore sarà nello Iowa e in New Hampshire, i primi stati a votare.
Ma Hillary Clinton non è la candidata adatta
«Non è la donna adatta per la Casa Bianca». Così Carly Fiorina, la ex Ceo di Hewlett-Packard che compare spesso tra i nomi dei possibili candidati per la nomination repubblicana nella corsa per la Casa Bianca, ha commentato l’annuncio della candidatura di Hillary Clinton. Lo ha fatto con una sorta di “contro-video” postato sul suo profilo di Facebook, in cui accusa la ex segretario di Stato di non avere i requisiti di fiducia e trasparenza necessari per un candidato presidente. Attacca così l’operato di Hillary Clinton in politica estera e menziona l'”e-mail gate”, lo scandalo legato all’utilizzo esclusivo da parte della Clinton del suo indirizzo privato durante il suo incarico da segretario di Stato. Secondo un sondaggio Cnn condotto tra il 13 e il 15 marzo, dopo lo scandalo Hillary ha raccolto il 53% dei consensi rispetto al 59% registrato a novembre.