«Hitler voleva rubare la Sindone». Un libro racconta 100 storie sulla reliquia
E’ il lino più famoso del mondo ma ancora molti sono gli interrogativi sulla Sindone. In occasione di questa Ostensione 2015, cominciata a Torino il 19 aprile e che si chiuderà il 24 giugno, subito dopo la visita di Papa Francesco, arriva nelle librerie un piccolo manuale per conoscere l’essenziale su questo telo sul quale da secoli si interrogano storici, scienziati, uomini di Chiesa. Cento domande a partire proprio da quelle che sembrerebbero più scontate e che invece non lo sono: da dove nasce la parola sindone e che cos’é? 100 cose da sapere sulla sindone è il libro di Roberta Russo, delle Edizioni Terra Santa, che vuole essere, come recita il sottotitolo, una «guida essenziale per pellegrini» ma anche per «curiosi» e «scettici». In appendice poi tutte le informazioni pratiche per chi vorrà vedere la Sindone esposta in questi giorni nel capoluogo piemontese, dal sito delle prenotazioni alle case d’accoglienza per disabili e malati.
Lo racconta il libro “100 cose da sapere sulla Sindone”
Il libro racconta dunque in cento pillole che cosà è rappresentato su quel telo stretto e lungo. La tradizione cattolica vuole che quel lenzuolo di lino abbia avvolto Cristo morto, dopo la sua crocifissione. Per spiegare la Sindone nel libro vengono indicati dati e notizie che abbracciano gli ambiti più disparati, dalla storia alla scienza, dalla geografia all’arte, dalla simbologia all’esoterismo, in un linguaggio semplice che ha l’obiettivo di arrivare a tutti, dai pellegrini più informati ai curiosi dell’ultim’ora. «I 100 tasselli forniscono un bagaglio di partenza – si spiega nell’introduzione – per accostarsi alla Sindone con una certa consapevolezza, ma raccontano anche moltissimi aneddoti e storie: davvero Adolf Hitler voleva rubare la Sindone? I templari custodirono il sacro lino in segreto? E’ vero che le copie della Sindone furono più di cinquanta?». Si parla anche del film di Pupi Avati dedicato proprio al telo. La prima Ostensione della Sindone, documentata, risale al 1355, a Lirey. Ma a scorrere l’elenco delle ostensioni documentate nella storia, si scopre che l’esposizione del prezioso lino avveniva soprattutto in occasione dei matrimoni di casa Savoia, per secoli i proprietari prima che passasse alla Chiesa.