Immigrazione: è invasione. Approdati in queste ore altri 1169 profughi

14 Apr 2015 9:14 - di Ginevra Sorrentino

Immigrazione: è invasione. Salpano in migliaia. Arrivano a ondate continue. Muoiono a decine. La politica dell’accoglienza è al collasso conclamato da tempo e, come sempre, istituzionalmente ignorato dalla Ue. La pazienza dei cittadini chiamati all’ospitalità coatta oltre il limite del sopportabile, e i vertici gestionali dell’ondata migratoria – al suo picco in queste ore – in emergenza più che mai.

Immigrazione, sbarcati altri 1169 profughi

Un bollettino di guerra che aggiorna di ora in ora il suo tragico bilancio: e allora, è approdata in nottata nel porto di Palermo la nave Gregoretti della Guardia Costiera con 1169 profughi, tra i quali donne e bambini, raccolti nel Canale di Sicilia in seguito a diversi interventi di soccorso. Altri 1169 immigrati da soccorrere. Visitare. Smistare. Ospitare. Le operazioni di sbarco e di identificazione dei migranti, fra i quali vi sono decine di minori non accompagnati, sono ancora in corso. La macchina dell’accoglienza, seppur oliata, è decisamente oberata dal suplus continuo di lavoro, e vede in campo la croce rossa, la Protezione Civile e i volontari delle associazioni umanitarie, coordinati dalla Prefettura di Palermo. I profughi – in gran parte somali, eritrei con qualche presenza  siriana – saranno nelle prossime ore trasferiti verso centri di accoglienza non solo della provincia di Palermo, ma anche del resto d’Italia.

Fermato l’ennesimo scafista

E come da copione ormai all’ennesima replica, anche stavolta la polizia di Stato di Ragusa ha fermato il presunto scafista dello sbarco di migranti di lunedì a Pozzallo. È il quattordicesimo del 2015 ed è originario della Guinea. E come spesso accade, anche in questo caso all’uomo non è contestato soltanto il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma anche la morte, derivante da altro reato, di un migrante, deceduto durante la traversata dopo aver esalato benzina che si era rovesciata per il mare mosso. E dato che in queste traversate della disperazione non c’è fine all’orrore, la salma, hanno riferito i testimoni, è stata gettata in mare e il corpo dilaniato dagli squali che seguivano il gommone.

 

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