Italicum verso la fiducia. Meloni: «Il Pd ha già perso la sua dignità»
L’Italicum affronterà oggi il suo primo scoglio alla Camera ad ora di pranzo con le votazioni sulle pregiudiziali di costituzionalità e di merito presentate dalle opposizioni sulla legge elettorale. Votazioni delicate, visto che si terranno a scrutinio segreto. Se le pregiudiziali fossero approvate, equivarrebbero all’affossamento dell’Italicum. Fin dalla prima mattinata alla Camera fervono gli incontri tra la maggioranza e la minoranza del Pd. A lungo sono stati visti discutere passeggiando per il Transatlantico il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini e Andrea Giorgis, il costituzionalista della minoranza che non intende sostenere l’italicum. Non è ancora chiaro se e quando il governo deciderà di blindare con la fiducia la legge elettorale. Secondo la “Velina Rossa», l’agenzia di Pasquale Laurito, potrebbe essere posta direttamente nel pomeriggio.
L’ironia della Meloni sull’Italicum
«Mi fa un po’ sorridere la lettera di Renzi nella quale scrive che sull’Italicum il Pd si gioca la sua dignità. Penso che il Pd la dignità se la sia giocata su ben altri provvedimenti: sulla svendita di Bankitalia, sulla difesa delle pensioni d’oro, sulle marchette fatte alle banche, sull’Imu agricola e sulle tasse che sono state aumentate. Se Renzi pensa che la dignità si giochi sulla legge elettorale evidentemente le sue priorità non sono le mie», ha ironizzato questa mattina nel corso della trasmissione “Agorà”, il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «Se c’è qualcuno dentro Fdi che potrebbe essere tentato di votare l’Italicum? Tendo ad escluderlo. La verità è che questa legge tutta la rivoluzione di cui si parla non la porta», aggiunge. E spiega: «Abbiamo chiesto solo una cosa in tutta la battaglia sulla legge elettorale: che agli italiani fosse restituito il diritto di scegliere i parlamentari. Con questi capilista bloccati, di fatto avremo un 70% del Parlamento che continuerà a essere scelto dalle segreterie di partito. Ho provato a fare almeno una proposta: Renzi, sui capilista bloccati possiamo almeno introdurre la discrezionalità dei partiti, cioè la libertà per il partito di scegliere o non scegliere i capilista?». «L’Italicum – prosegue la Meloni – introduce il doppio turno, però è curioso che una legge del genere si sia fatta senza introdurre il presidenzialismo. È un doppio turno che non serve a niente perché, in tutte le nazioni in cui esiste, è legato a una forma di presidenzialismo o semipresidenzialismo. Invece noi stiamo approvando una legge elettorale senza aver finito l’iter della riforma costituzionale, quindi approviamo una legge elettorale su un sistema che stiamo riformando, e lo facciamo senza introdurre una rivoluzione», conclude.