Kenya, strage jihadista al campus universitario. Almeno 15 le vittime
Sono almeno 15 le vittime dell’attacco di guerriglieri islamici in un campus universitario di Garissa, nell’est del Kenya. Circa 60 i feriti. Il gruppo estremista islamico somalo Al-Shabaab ha rivendicato l’azione, secondo quanto riportato dalla Cnn. Un portavoce del gruppo islamista somalo ha confermato che sono stati presi studenti in ostaggio e che sono stati divisi tra musulmani e non musulmani.
Liberati gli studenti islamici, in ostaggio i cristiani
Gli ostaggi islamici sono stati liberati: “Quando i nostri uomini sono arrivati, hanno rilasciato i musulmani, teniamo gli altri in ostaggio” ha detto il portavoce degli shebaab Sheikh Ali Mohamud Rage. Secondo la polizia kenyana i guerriglieri si sono asserragliati nella residenza universitaria. La Croce rossa parla di 50 studenti liberati e di “un numero indeterminato di ostaggi”. Gli assalitori hanno ingaggiato una battaglia con le forze di sicurezza che hanno circondato il campus.
Nel 2013 l’attacco al Westgate Mall di Nairobi
Nel 2013 Al-Shabab ha attaccato il centro commerciale Westgate Mall di Nairobi, provocando decine di morti. Il mese scorso il gruppo ha rivendicato gli attacchi nella contea di Mandera, sul confine con la Somalia, in cui sono rimaste uccise 12 persone, incluse quattro che erano al seguito del governatore Ali Roba. Dati statistici forniti dalla polizia indicano che 312 persone sono rimaste uccise in attacchi sferrati da Al-Shabab in Kenya dal 2012 al 2014. Nello stesso periodo 38 persone sono morte e 149 sono rimaste ferite proprio a Garissa.