L’antitrust Ue contro Google: abusa della sua posizione dominante. Aperta un’inchiesta
L’antitrust Ue ha aperto due procedure formali su Google, inviando all’azienda una documentazione con l’accusa di “abuso di posizione dominante nel mercato della ricerca su internet” e separatamente ha aperto un’indagine formale sul sistema Android. Google dovrà rimediare ai dubbi Ue, o rischia una maxi-multa. Il tempo per le risposte è dieci settimane.
Sotto accusa il servizio Google shopping
La Commissione Ue accusa Google di aver “sistematicamente favorito” i suoi prodotti nelle pagine di ricerca generali. In particolare sotto accusa è il servizio ‘Google shopping’, che secondo la Commissione viene messo in una posizione più evidente rispetto agli altri concorrenti che propongono prodotti da acquistare. Per Bruxelles questo “viola le norme antitrust Ue perché soffoca la concorrenza e danneggia i consumatori” e i rimedi presentati finora sono giudicati “insufficienti”. L’invio dello ‘Statement of Objections’ però “non pregiudica l’esito dell’inchiesta”, precisa la Commissione.
Verifiche sul sistema Android
L’altra indagine formale si concentra sulla “condotta” di Google nel suo sistema operativo Android, e “cercherà di verificare se l’azienda ha stretto accordi anticoncorrenziali o abusato della sua posizione dominante nel campo dei sistemi operativi, applicazioni e servizi per smartphone”. “Gli smartphone, tablet e simili giocano un ruolo crescente nella vita delle persone e voglio essere sicura che il mercato in questa area possa fiorire senza limitazioni anticoncorrenziali imposte da qualche azienda”, ha detto Vestager.
Vestager: l’indagine potrebbe estendersi
“Tutte le strade sono aperte, compresa quella che porta alla multa”, ha spiegato Vestager. “Per rimediare, Google dovrebbe trattare i suoi servizi di confronto ‘shopping’ allo stesso modo di quelli dei suoi rivali, non vogliamo interferire con il design o altre scelte, ma vogliamo che i consumatori siano certi di vedere i migliori risultati sullo ‘shopping’ e non solo quelli di Google se non sono i più rilevanti”. L’indagine su Google è oggi “limitata” ai servizi shopping ma – ha aggiunto Vestager- potrebbe estendersi anche ai servizi maps, hotel, flight.