Liguria, l’appello di Toti ai centristi: «Troviamoci sui programmi»

21 Apr 2015 11:52 - di Eleonora Guerra
liguria toti

Prove di dialogo a distanza in Liguria tra il candidato del centrodestra Giovanni Toti e Ap, dopo che Gaetano Quagliariello ha annunciato la volontà di correre da soli e, quindi, di non sostenere la candidata del centrosinistra Raffaella Paita. «Manca poco, ma possiamo farcela a riunire di nuovo tutto il centrodestra», ha detto in una intervista al Secolo XIX il candidato azzurro alla presidenza della Regione.

Toti ad Ap: «In Liguria sediamoci e parliamo di programmi»

«Io credo che quelli di Area Popolare valutino negativamente il governo Burlando. Per cui dico: sediamoci insieme e parliamo. Di programmi. Poi se vogliono fare una corsa di testimonianza, è legittimo. Ma se vogliono cambiare non c’è altra strada», ha detto Toti, rivolgendosi anche alla Lega, che non vuole il simbolo di Ap accanto al proprio. «Parliamo di come cambiare la Liguria, programmi e percorso, prima che di marchi e di candidati».

De Girolamo: «Toti ha idee in linea con le nostre»

Per i centristi è stata poi ancora Nunzia De Girolamo a portare avanti la bandiera dell’accordo, dicendosi «pronta a metterci la faccia» in una intervista a La Stampa. «Considero un grande risultato che Ncd abbia rinunciato a ogni accordo con Raffaella Paita e con la sinistra», ha detto l’ex capogruppo alla Camera di Ncd, sostenendo anche lei, come Toti, l’opportunità di fare gli accordi «sui programmi». «Quelli di Toti sono in linea con i nostri, quelli del Pd no», ha detto De Girolamo, sottolineando che «Toti è un uomo della società civile e può segnare una svolta per la Liguria». L’auspicio della deputata quindi è che «sfrutteremo l’occasione di questo voto: la Liguria, dopo l’Umbria, può essere la seconda filiale di un laboratorio politico per costruire l’alternativa al Pd e rimettere in piedi il centrodestra». «Per farlo, però, bisogna andare oltre i rancori personali», ha proseguito De Girolamo, che si è soffermata anche su Matteo Salvini: «Se da grande vorrà fare il leader di una coalizione dovrà imparare a includere e non a escludere. Compilando la lista dei buoni e dei cattivi facciamo un favore a Renzi».

 

Commenti