A Livorno uova contro il “fascista Salvini”. E lui replica: sono sfigati
Livorno democratica e antifascista contro Matteo Salvini. Un gruppo di contestatori ha lanciato uova e pomodori all’indirizzo del leader della Lega durante il suo comizio nel capoluogo toscano. Pronta la risposta di Salvini che non è stato colpito: «Ringrazio la Livorno democratica, diamo una lezione di democrazia a questi sfogati». Il gruppetto di sabotatori si era posizionato sul lato opposto di via Grande, di fronte al banchetto elettorale allestito dalla Lega.
Salvini: sono sfigati
Giè prima dell’arrivo in città di Salvini i contestatori aveva mostrato striscioni e gridato slogan, come “Salvini fascista, Livorno non ti vuole”. Oltre alle uova sono stati poi lanciati anche dei pomodori. Contestatori e simpatizzanti legisti, costantemente monitorati dalle forze dell’ordine, non sono comunque entrati in contatto. Non ci sono stati incidenti. «Mi impegno a tornare a Livorno una, due, tre, quattro volte – ha promesso Salvini – fino a quando non sarà possibile anche qui manifestare liberamente. Livorno diventi una città sicura e democratica».
Il bis di Borghezio
Livorno non è nuova a episodi di intolleranza anti-leghista. Qualche giorno fa a farne le spese è stato l’europarlamentare legista Mario Borghezio, la cui visita alla cittadina è stata preceduta dal pressing di intimidazioni sui titolari del bar Dolly perché bon ospitassero l’evento dell’esponente del partito di Salvini. Dopo le minacce di ritorsione ai proprietari del l0cale, infatti, l’iniziativa di Borghezio si è svolta all’Hotel Granduca, vicino al porto Mediceo e l’intera zona è stata sorvegliata da un centinaio di agenti.