L’ultimatum di Fitto: queste le mie condizioni per l’appoggio elettorale

3 Apr 2015 12:56 - di Redazione
raffaele fitto

«Il mio obiettivo è quello di un centrodestra unito all’interno del quale ciascuno può dare il proprio contributo. È inimmaginabile che chi esprime un pensiero diverso, possa essere escluso dalla vita di un partito o dalla vita di una coalizione». Raffaele Fitto interviene al Gr1 ribadendo la sua posizione all’interno di Forza Italia in vista delle Regionali.

Il “nodo” Puglia: Fitto chiede garanzie

La diatriba interna tra l’ex presidente delle Puglia e Berlusconi potrebbe sciogliersi a breve, perché oggi scade l’ultimatum dato a Forza Italia da Francesco Schittulli, il candidato in pectore per il centrodestra per la Regione Puglia. In pratica, Schittulli chiede che siano ricandidati tutti i consiglieri fittiani uscenti. Dal partito azzurro fanno filtrare una certa disponibilità, ma rispondono che garanzie non ce ne sono per nessuno. «Il lavoro che abbiamo immaginato è quello di accogliere l’appello di Schittulli che ha indicato due questioni: la prima è quella di liste forti e competitive. Quindi è inimmaginabile che Forza Italia possa escludere consiglieri comunali uscenti o amministratori che vogliono dare il loro contributo», ribadisce Fitto ai microfoni del Gr1. «Se questo elemento viene garantito – prosegue – siamo disponibili ad accettare l’impegno di mettere in campo un’altra lista per aggiungere ulteriore consenso da aggiungere alla coalizione del centrodestra». 

«Nessuno può porre condizioni»

Fitto ribadisce dunque la richiesta di garanzie sulla presenza dei suoi dentro la lista forzista. Una offerta che appare come un ramoscello di ulivo con le spine per il segretario di Fi in Puglia, Vitali, mandato da Berlusconi a “normalizzare” il partito nella regione. La disponibilità non è così scontata, anche se lo stato dei rapporti è migliorato rispetto a qualche settimana fa. «Accolgo favorevolmente la lista a sostegno proposta da Fitto – dice Vitali commentando le posizioni dei fittiani – un po’ meno favorevole alle condizioni, perché nessuno può porre condizioni».

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