Madre marocchina voleva mandare i figli a combattere con l’Isis: arrestata
È stata messa in galera una madre marocchina, da dieci anni residente in Spagna, che voleva mandare i due figli gemelli di 16 anni a combattere con l’Isis in Siria. Lo si apprende da fonti giudiziarie. La famiglia era stata arrestata a Badalona (Barcellona) con l’accusa di concorso in organizzazione terrorista.
L’Isis e la madre marocchina
I due ragazzi sono finiti davanti al giudice minorile, che dovrà decidere per l’eventuale detenzione in un centro per minori. Dopo aver lasciato il liceo nel settembre scorso, i due gemelli avevano passato un periodo con la famiglia in Marocco, per frequentare una scuola coranica e al loro rientro a Badalona si erano molto radicalizzati, secondo fonti del ministero degli Interni. Gli arresti sono stati compiuti poche ora prima che i due minori viaggiassero con il beneplacito della madre verso il Marocco e da lì in Turchia, per poi raggiungere la Siria, dove dovevano unirsi al gruppo terrorista Harakat Sham al Islam, affiliato allo Stato Islamico.
Le parole del ministro Judeh
L’Isis «tenta di prendere in ostaggio l’Islam e di distorcere la sua immagine». Per questo quella contro il terrorismo e l’estremismo «è una lotta all’interno dell’Islam, è la nostra lotta». Lo ha detto il ministro degli Esteri giordano, Nasser Judeh, in una dichiarazione alla stampa dopo l’incontro con il collega Paolo Gentiloni ad Amman. I due ministri hanno passato in rassegna tutte le crisi regionali, da Siria e Iraq alla Libia, dallo Yemen al conflitto israelo-palestinese.