Milano, corteo anti-aborto. Sfiorato lo scontro. Preghiere contro “Bella ciao”
Tensioni a Milano per il corteo pro life del comitato «NO alla legge 194». Naturalmente era stato indetto un contro corteo PRO194 da parte degli antagonisti dei centri sociali che hanno accolto la manifestazione dei cattolici tradizionalisti, cui partecipavano anche alcuni militanti di Forza Nuova, con striscioni con la scritta «la 194 non si tocca» e slogan retrò come «l’utero è mio e lo gestisco io» e il “tollerante” «fascisti, carogne, tornate nelle fogne».
Le forze dell’ordine hanno evitato il contatto fisico
È stato sfiorato lo scontro fisico: le forze dell’ordine hanno indossato il casco e trattenuto i manifesanti più vivace di entrambi gli schieramenti. Le preghiere e i discorsi del comitato del No alla 194 si sono mescolate con le note di «Bella ciao» della banda degli Ottoni. Al corteo pro life i partecipanti innalzavano immagini della Madonna, crocifissi e foto di feti in sala operatoria.
No all’aborto “battaglia di civiltà”
“La nostra è una battaglia di civiltà – spiegava al microfono l’avvocato bergamasco Pietro Guerini – per l’affermazione di un principio, il diritto alla vita dei più deboli che deve essere tutelato dallo Stato. Ogni aborto costa al contribuente 1.500 euro, in totale sono nove miliardi di euro dal 1978″. L’iniziativa milanese era in contemporanea con un’analoga manifestazione a Cosenza, ma nelle prossime settimane altri eventi dello stesso tenore sono in programma in varie città d’Italia.