Ncd: dopo gli attacchi ad Alfano, la De Girolamo sempre più in bilico
Nuovo Centrodestra senza pace. Prima le dimissioni di Lupi, con conseguente perdita di un rilevante ministero come le Infrastrutture (passato a Del Rio), poi l’abbandono di Barbara Saltamartini, approdata alla corte di Salvini dopo una breve decantazione nel gruppo misto, ed ora la polemica innescata da Nunzia De Girolamo, già amazzone berlusconiana ed ora capofila del dissenso contro Angelino Alfano, giudicato troppo arrendevole nei confronti del premier Renzi.
Il partito è ormai squassato dalle polemiche
Una questione seria, quella posta dalla grintosa capogruppo, ma di difficile soluzione in un partito come il Ncd, nato da una costola del Cavaliere per sostenere prima il governo Letta e poi quello in carica e perciò ora alquanto impacciato nel vestire i panni del partner di maggioranza deciso a difendere le proprie posizioni e le proprie idee anche a costo della poltrone. Un partito ministeriale, più che di governo, che alterna propositi roboanti a precipitose retromarce.
Quagliariello “licenzia” la De Girolamo: «No ad un capogruppo dissidente»
La De Girolamo, tuttavia, non se ne dà per inteso e continua la sua battaglia in solitario. Tanto in solitario da rasentare l’ossimoro politico di un capogruppo dissidente. Una condizione paradossale che un politico competente come Gaetano Quagliariello, che del Ncd è coordinatore, non ha mancato di evidenziare sottolineando in un’intervista al Corriere della Sera che «se il dibattito del gruppo confermerà la linea della partecipazione, sia pur critica, al governo, è difficile immaginare un capogruppo dissidente». Una constatazione quasi banale che però la De Girolamo non ha preso come un messaggio amichevole come dimostra il suo tweet di commento: «Caro Quagliariello, sarò pure dissidente, ma mai burattino. Buona Pasqua». A stretto giro la controreplica, sempre via tweet, di Quagliariello: «Cara Nunzia, ci sono dissidenti burattini, tu non sei fra questi. Proprio per questo rispetto le tue scelte e le loro conseguenze. Buona Pasqua». Contenti loro…