Nucleare, accordo tra Iran e il mondo: solo alcuni possono avere la bomba…

2 Apr 2015 21:31 - di
L'impianto nucleare iraniano di Natanz

Sembra essere giunta alla fine una decennale querelle tra il mondo occidentale e l’Iran, accusato di voler costruire la bomba atomica e sottoposto per questo a sanzioni internazionali. Poco importa il fatto che Usa, Russia, Francia, Gran Bretagna, Cina e altri Paesi abbiano la bomba atomica a uso bellico: l’Iran non la doveva avere. Tuttavia adesso l’accordo con l’Iran sul nucleare c’è: «Sono stati fatti abbastanza progressi per continuare a negoziare fino al 30 giugno», scadenza già fissata precedentemente per la formalizzazione dell’intesa dettagliata sul nucleare iraniano: è quanto sarebbe scritto nella dichiarazione congiunta di Losanna secondo quanto riporta la stampa americana. La buona notizia è stata data subito anche da Teheran: «Trovate soluzioni. Pronti a iniziare la stesura di un documento immediatamente», ha infatti annunciato sul suo profilo Twitter il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif da Losanna. Saranno sospesi i due terzi della capacità di arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran. Lo prevede – secondo indiscrezioni sui media americani – l’accordo raggiunto, che indica anche come l’attività nucleare dell’Iran sarà monitorata per 10 anni. La cosa importante è che l’accordo sul nucleare iraniano prevede la revoca di tutte le sanzioni. È scritto nella dichiarazione congiunta letta da Federica Mogherini a Losanna. «L’Ue – ha proseguito la Mogherini leggendo la dichiarazione congiunta – termineranno l’attuazione di tutte le sanzioni, economiche, energetiche e finanziarie e gli Stati Uniti cesseranno l’applicazione di tutte le sanzioni secondarie, economiche e finanziarie, insieme all’attuazione di tutti gli impegni dell’Iran, come concordato con l’Aja».

Iran, Obama frena sugli entusiasmi. Verifiche senza pietà…

Soddisfatto ma non troppo il presidente americano Barack Obama: «Storica intesa, preverrà la bomba nucleare. Con l’accordo finale mondo il mondo sarà più sicuro», ha detto. «Solo le sanzioni non avrebbero potuto fermare il programma nucleare iraniano. Ma hanno contribuito a portare l’Iran al tavolo dei negoziati», ha aggiunto, precisando però: «L’accordo con l’Iran non si basa sulla fiducia, ma su verifiche senza precedenti». Le sanzioni all’Iran sono di due tipi, quelle poste in essere da organismi internazionali come l’Onu e l’Ue, e quelle a carattere bilaterale dei singoli Paesi, dagli Usa alla Gran Bretagna. Le sanzioni delle Nazioni Unite, decise dopo il rifiuto di Teheran di interrompere l’arricchimento dell’uranio e collaborare pienamente con l’Aiea, prevedono il blocco delle forniture militari pesanti e di tecnologia nucleare, così come lo stop all’export iraniano di armi e il congelamento dei beni di responsabili e aziende collegati al programma nucleare. Anche quelle Ue sono incentrate sul dossier atomico, ma prevedono anche il blocco delle esportazioni di petrolio e gas. Nel 2012 Teheran ha esportato 1.2 milioni di barili di greggio contro gli oltre 2.5 della stagione pre-sanzioni. Ancora più stretta la morsa delle sanzioni Usa, che prevedono restrizioni in quasi tutte le attività commerciali della Repubblica islamica, il divieto di vendere benzina e altri carburanti oltre un certo limite e di investire nel settore energetico iraniano. Un accordo di un anno fa aveva portato all’attenuazione di alcune restrizioni, per il valore di diversi miliardi di dollari.

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