Omicidio di Yara, tribunale blindato: Bossetti sarà processato il 3 luglio
Omicidio di Yara Gambirasio, riflettori puntati su Bergamo e sull’udienza preliminare per Massimo Bossetti. L’uomo, arrestato il 16 giugno scorso per l’omicidio della tredicenne, appare per la terza volta di fronte al banco dei magistrati.
Omicidio di Yara, tribunale blindato
Il secondo piano del tribunale di Bergamo è “blindato” per assicurare il tranquillo svolgimento dell’udienza preliminare a carico di Massimo Bossetti. Sono numerose le troupe televisive fuori dall’edificio, e aumenta di minuto in minuto la folla dei curiosi accorsi per l’appuntamento processuale intestato a uno dei casi di cronaca più seguiti e dibattuti degli ultimi anni. All’udienza, però, non presenziano né il padre né la madre della piccola Yara, che hanno preferito evitare clamore. Attraverso il loro legale, Enrico Belillo, si costituscono parte civile, come la sorella, diventata ormai maggiorenne.
Udienza al via
Mentre fuori delle aule del tribunale il clamore mediatico fa risentire la sua eco, in aula i lavori entrano nel vivo. Secondo Claudio Salvagni, il legale di Bossetti, il muratore avrebbe espresso l’intenzione di essere presente e, non sembra escluso, anche di fare delle dichiarazioni spontanee per ribadire, come fin qui sostenuto, la sua estraneità al delitto. La Procura, di contro, rappresentata dal Pm Letizia Ruggeri, insisterà per il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio aggravato e calunnia ai danni di un collega di Bossetti, sul quale l’uomo accusato dell’omicdio della ragazzina di Brembate, avrebbe cercato di indirizzare le indagini. La difesa, invece, come anticipato nei giorni scorsi e ribadito alla vigilia dell’udienza, chiedeà il non luogo a procedere senza ricorrere a riti alternativi. Infine la decisione: Massimo Bossetti sarà processato il 3 luglio davanti ai giudici della Corte d’Assise di Bergamo.