Orban prepara un questionario per gli ungheresi: «Volete gli immigrati?»
«L’Europa non ha bisogno di immigrati del terzo mondo: ci vogliono regole più severe per gestire il problema». Così il premier ungherese Viktor Orban nella sua intervista settimanale alla radio pubblica. Orban ha poi annunciato una «consultazione nazionale». Gli elettori ungheresi riceveranno un questionario con domande del tipo «gli immigrati del terzo mondo possono arrivare nel nostro Paese?» oppure «gli immigrati mettono in pericolo i posti di lavoro degli ungheresi?». Una delle dieci domande del questionario arriva a stabilire un legame tra il terrorismo e l’immigrazione, «mal gestito da Bruxelles». Il premier sostiene poi che le politiche sulla gestione dell’immigrazione debbano essere di competenza nazionale, senza regole comuni nell’Ue.
Orban pressato a destra da Jobbik
Orban si è pronunciato in più di un’occasione contro l’immigrazione. A febbraio, nel suo discorso annuale sullo «stato della nazione», ha sottolineato di voler bloccare l’immigrazione. La posizione del governo ungherese è molto chiara: «Bisogna chiudere le frontiere davanti gli immigrati illegali. Ci vogliono regole più severe per poter fermare, recludere ed espellere subito gli immigrati clandestini». Orban vorrebbe cambiare le regole europee comuni per l’immigrazione, in modo da poter espellere subito i non desiderati, ma il premier ha fatto intendere
che l’Ungheria è pronta da agire anche da sola. «Non vogliamo – ha detto Orban – che l’Ungheria diventi un campo per gli immigrati».
Il problema degli immigrati clandestini si è aggravato negli ultimi tempi: in un mese circa 24.000 clandestini sono entrati nel paese attraversando la frontiera verde, fra l’Ungheria e la Serbia. L’80% sono rifugiati kosovari. L’Ungheria non è preparata per gestire il flusso degli immigrati che, per altro non vogliono rimanere in Ungheria, il loro obiettivo e l’Austria e soprattutto la Germania. L’emergenza immigrazione è una delle cause per cui alle ultime elezioni suppletive, che si sono tenute il 12 aprile, il partito di estrema destra Jobbik ha vinto un’elezione suppletiva, a Tapolca, nell’ovest, dove si votava per sostituire un seggio in parlamento reso vacante dalla morte di un deputato del partito di Orban.