Pansa: «Mai più un’altra Diaz, ma ora basta attacchi alla polizia»
«Stiano certi tutti gli italiani che non ci sarà mai più un’altra Diaz. Io me ne faccio garante». Lo ha scritto il capo della Polizia Alessandro Pansa, in una lettera inviata a Repubblica sul caso del post su Facebook dell’agente Fabio Tortosa, che aveva rivendicato il blitz. «Questa mattina Tortosa verrà sospeso dal servizio», ha poi annunciato in mattinata Pansa.
«Non ricondurre tutto alla Diaz»
«Errori e inadeguatezze dei singoli sono purtroppo sempre possibili perché gli uomini sono fallibili e perché si opera in condizioni difficili, a volte eccezionali. È nostro compito evitarli e reprimerli con immediatezza. Ma a distanza di 14 anni trovo ingiusto che ogni singolo episodio venga ricondotto alla vicenda della Diaz, già oggetto di pesanti condanne da parte della magistratura, dell’opinione pubblica e dei vertici stessi della Polizia di Stato», ha scritto Pansa, aggiungendo che «né io né i vertici della Polizia di Stato abbiamo mai coltivato l’intenzione di rimuovere o sminuire la memoria di quella vicenda».
Pansa indignato per gli attacchi alla Polizia
Per questo dunque il capo della Polizia ha spiegato che «non posso che stigmatizzare il post e nello stesso tempo reagire al comportamento tenuto, facendo ricorso alle procedure disciplinari». «Vestire la nostra divisa è un servizio alla comunità. Proprio per questo non ho mai accettato la logica in base alla quale la grave colpa consistente nell’uso sconsiderato della violenza può essere attenuata – o addirittura scusata – a causa delle pesanti provocazioni che pure ogni giorno riceviamo». «Noi siamo diversi dagli altri: noi dobbiamo sapere tenere i nervi a posto», ha proseguito Pansa, chiarendo che «senza voler togliere nulla alla gravità delle ispirazioni che hanno animato comportamenti e dichiarazioni apparse sui social network, mi indigna il fatto che si immagini che la Polizia di Stato sia attraversata da una sottocultura di violenza e di omertà. La Polizia di Stato è un organismo sano».