Per le regionali tutto in alto mare. E il Cav pensa di andare da Padre Pio
Silvio Berlusconi è pronto a rinunciare al proprio nome nel simbolo. A una settimana dalla scadenza per la presentazione delle liste per le elezioni regionali di fine maggio, il Cavaliere sembra aver definitivamente deciso di non metterci la faccia. Anche se ciò non vuol dire che non farà campagna elettorale: appare infatti certa la sua presenza in Liguria e molto probabile in Campania mentre più in bilico sembrano essere le tappe pugliesi nonostante il pressing che arriva dal territorio.
Per le regionali in Puglia meglio andare da Padre Pio
Il segretario locale di Fi, Luigi Vitali, ha infatti già annunciato la presenza dell’ex premier: «Berlusconi verrà sicuramente a Foggia – spiega il rappresentante azzurro – perché vuole andare a San Giovanni Rotondo in visita privata, non so se il 7 o l’8 maggio. So che la questura è stata già allertata». L’agenda però, si fa sapere in ambienti vicini al premier, non è ancora stata fissata e non è detto che il tour elettorale preveda la Puglia. Certo è che negli anni passati l’ipotesi che il Cavaliere (all’epoca premier ed era al centro di numerose polemiche) andasse a far visita al santuario ha suscitato clamore, anche sui media internazionali. E comunque nessuna “notizia ufficiale” per ora anche da parte dei frati cappuccini, che però si dicono «contenti della visita del presidente Silvio Berlusconi, così come siamo felici – sottolineano – ed accogliamo quanti, da pellegrini, vengono a visitare e a pregare sulla tomba di padre Pio».
Le divisioni interne e i nodi non sciolti per le regionali
D’altro canto, le chance di incassare la vittoria alle regionali nella terra che da anni è governata da Nichi Vendola appaiono molto ridotte, proprio a causa delle divisioni interne agli azzurri e al centrodestra che vedono schierati due candidati presidenti: Francesco Schittulli e Adriana Poli Bortone. «L’unità del centrodestra in Puglia è ancora possibile – dice però Vitali – ma si può trovare solo intorno alla candidata presidente che Fi e Lega sostengono, e a patto che l’altro candidato faccia un passo indietro», magari immaginando per sé «un’alternativa» che potrebbe essere «un ticket, l’assessorato alla Sanità, o una candidatura in Parlamento». Ma non è solo la Puglia a creare incertezza dentro lo stato maggiore di Fi: sempre secondo quanto si apprende, infatti, un po’ di agitazione si sarebbe registrata anche in Toscana intorno alla scelta di Fratelli d’Italia di allearsi con la Lega e convergere sulla candidatura di Claudio Borghi. Per chiudere le liste comunque c’è ancora qualche giorno e Berlusconi in settimana sarà a Roma anche per fare il punto con lo stato maggiore del partito.