Al Qaeda si scioglie, ma per fondersi con l’Isis: la Jihad sarà più pericolosa
Al Qaeda sta per sciogliersi. Ma non è una bella notizia, perché l’organizzazione terroristica fondata a suo tempo da Bin Laden si fonderà con l’Isis. Così il fronte della Jihad si unifica, diventando più forte e più pericoloso. A riferire la notizia è il quotidiano panarabo Al Hayat, pubblicando le rivelazioni di un qaedista doc, Ayman al Din , che da anni collabora con i servizi segreti britannici . Secondo al Din, Ayman al-Zawahiri, attuale capo di Al Qaeda, sarebbe in procinto porre fine alla rivalità interna tra i jihadisti. Zawahri lascerebbe libere le branche di Al Qaeda in ogni Paese, compreso il Fronte al Nusra in Siria, di slegarsi dall’organizzazione e “fondersi con altri movimenti jihadisti”. E in primo luogo, appunto, l’Isis. Tuttavia, Al Zawahri avrebbe chiesto di “mantenere la leadership a livello mondiale di Al Qaida”. L’ex qaedista – riferisce sempre Al Hayat – ritiene che “i legami con al-Qaeda sono divenuti ultimamente un onere per le cellule jihadiste, affondate nei conflitti locali, come quello che accade al Fronte al-Nusra in Siria ed ad Aqap (al-Qaeda nella penisola arabica, ndr) in Yemen”. La scissione da al-Qaeda – afferma Dean – “potrebbe aprire la strada ad al-Nusra per stringere alleanze con altri gruppi jihadisti in Siria e rilanciare il suo progetto di fondare un Emirato nel nord della Siria, dopo aver conquistato recentemente con altre milizie islamiche la città di Idlib”. Comunque la vogliamo vedere non si tratta di una novità tranquillizzante. L’Isis rappresenta un salto di qualità criminale rispetto alla già feroce Al Qaida. E il suo ulteriore rafforzamento non può che portare a un recrudescenza degli attacchi jihadisti. Le truppe dell’Isis sono formate da combattenti “regolari”. Gli scontri con l’esercito iracheno e con i militari di Bashar Assad in Siria sono avvenuti in una maniera “tradizionale”, in trincea, senza ricorsi a tecniche di guerriglia, e con una “catena di comando” abbastanza precisa. Al Qaeda, invece, ha sempre colpito il “nemico” in maniera irregolare con attentati di matrice terroristica come è accaduto l’11 settembre alle Torri Gemelle. La differenza è ben sintetizzata da un’affermazione di William McCants, un ricercatore della Brookings Institution: Isis “è un gruppo di insorti in piena