Saltamartini sceglie il “nemico” di Alfano: «Vado con Matteo Salvini»
Aveva lasciato Ncd due mesi orsono e approda ufficialmente alla Lega di Matteo Salvini, forse il più strenuo oppositore di Angelino Alfano. È Barbara Saltamartini, classe 1972, un passato da militante nella destra romana, in Azione Giovani, alla Provincia di Roma, negli organismi nazionali di An e poi nel Pdl nato dal “predellino” di Silvio Berlusconi.
Barbara Saltamartini, la sua militanza a destra
Un’origine di destra e di centrodestra che Saltamartini non rinnega in questo nuovo passaggio. Come ha detto anche in una recente intervista, il progetto di Matteo Salvini è «l’unico, nel centrodestra, che ritengo aggregante e intrigante». In Alleanza nazionale, Saltamartini aveva guidato il dipartimento Pari Opportunità. Lo stesso ruolo che avrebbe poi avuto anche nel Pdl. Il suo esordio, come deputata, risale al 2008 nelle liste appunto del Pdl. Quando però, nel novembre 2013, Silvio Berlusconi decide di tornare al brand originale, Forza Italia, Saltamartini sceglie di seguire Angelino Alfano nel Nuovo Centrodestra, diventandone la portavoce nazionale. Ma anche questa esperienza è destinata a concludersi: alla fine del gennaio scorso lascia l’incarico, e ai primi di febbraio anche il partito e il gruppo parlamentare.
Troppe le divergenze con Alfano
L’ultima goccia che porta al divorzio è la decisione del partito di Alfano di votare a favore dell’elezione di Mattarella. Una contrarietà di “metodo” e non sulla persona del futuro Capo dello Stato. Rimane però isolata nella scelta di proseguire a votare scheda bianca e, quindi, decide di lasciare incarico e partito. Il periodo di “limbo” nel gruppo Misto giunge al termine. Barbara Saltamartini passerà al gruppo della Lega, rimasto “orfano” di tre deputati “tosiani” e sceso a quota 17 contro i 20 che, salvo deroghe, consentono di mantenere in piedi un gruppo autonomo.